Non si tratta ancora di quel replicatore tanto caro agli aficionado di Star Trek, capace di trasformare l’energia in qualsiasi cosa desiderata dal Kirk di turno. Quello teorizzato da due studenti del Massachussets Institute of Technology (MIT) è una sorta di miscelatore di cibi ipertecnologico che, sfortunatamente, non è in grado trasformare ammassi di materia inerte in gustose pietanze.
Il processo di preparazione di Cornucopia , questo il nome del progetto, parte da una serie di contenitori simili a shaker per cocktail posizionati al di sopra di quella che sembra essere la camera di cottura: un sistema di tubi controllato dall’utente dovrebbe permettere a quest’ultimo di decidere quali ingredienti mescolare e in quali quantità.
Marcelo Coelho e Amit Zoran, questi i nomi dei due ricercatori del Fluid Interface Group del MIT che hanno realizzato il concept del progetto, hanno spiegato che questa sorta di “stampante gastronomica” consentirà di seguire l’iter degli ingredienti durante la lavorazione e determinare le informazioni nutrizionali di qualsiasi piatto si voglia preparare. Con buona pace delle ricette e del fantomatico “quanto basta”.
Giorgio Pontico