Albuquerque – La vulnerabilità dei cellulari è un argomento ancora sottovalutato e c’è chi è convinto che ad evidenziarla siano le aziende specializzate in soluzioni di sicurezza per spingere il proprio business. Tuttavia il craking mobile è una realtà: lo sa bene Chester Bennington, cantante dei Linkin Park (nella foto), che ne è rimasto vittima.
Stando a quanto dichiarato dagli inquirenti e dall’ispettorato del Dipartimento della Difesa americani, la 27enne Devon Townsend, una fan della band, sarebbe riuscita ad ottenere le copie delle fatture dell’utenza di Bennington, i numeri chiamati e alcune immagini scattate dalla fotocamera del suo cellulare.
La ragazza avrebbe inoltre avuto accesso all’account e-mail della moglie Talinda e si sarebbe spinta al punto di telefonarle, insultandola e minacciandola. Comparsa giovedì scorso davanti al giudice, è stata temporaneamente rilasciata e affidata alla custodia della madre.
La Townsend compiva le sue “molestie” dal computer utilizzato al lavoro presso i Sandia National Laboratories, il cui portavoce Michael Padilla precisa comunque che la ragazza non vi lavora più. L’avvocato difensore Ray Twohig riferisce che gli investigatori stanno ancora analizzando il computer e, a suo avviso, sono ancora da appurare le esatte violazioni addebitabili alla sua cliente, così come è ancora da capire in che modo, tecnicamente, la giovane abbia a avuto accesso ai dati memorizzati sul telefonino di Chester Bennington.
“Questa è la versione internet delle groupie nascoste nel camerino di Mick Jagger” commenta l’avvocato “I tempi sono cambiati e i fan hanno nuove… possibilità”.
Dario Bonacina