Il 25 dicembre è trascorso in relativo relax a bordo della Stazione Spaziale Internazionale: Mike Hopkins e Rick Mastracchio sono riusciti a completare le riparazioni alla pompa del “loop A” di raffreddamento in netto anticipo sui tempi previsti, così da garantire a tutto l’equipaggio un po’ di riposo per Natale. Tutto è filato liscio nonostante un problema, doppio , riscontrato dalla tuta spaziale di Mastracchio, che ha richiesto del tempo per venire risolto e ha fatto slittare la seconda EVA.
Il problema al circuito di raffreddamento era iniziato due settimane fa , quando una valvola ha iniziato a dare segnali di malfunzionamento. Non essendo riusciti a venire a capo del problema per via software, i tecnici NASA hanno deciso di optare per una sostituzione dell’intero apparato contenente la pompa difettosa : una specie di grosso elettrodomestico, come un maxi-frigorifero, da trasportare da una delle estremità della ISS – dove è agganciato il ricambio – fino a circa il centro della stazione per rimpiazzare l’altro. Un’operazione che richiede tempo e pazienza, visto che per essere completata occorre disconnettere la parte elettrica e idraulica del vecchio e ricollegarla al nuovo.
Mastracchio e Hopkins sono stati molto efficienti: la prima EVA, svoltasi il 21, è durata solo 5 ore e mezza per via di un problema di piedi freddi dello stesso Mastracchio, una difficoltà della sua tuta spaziale nel garantirgli il confort necessario a continuare a lavorare nello spazio. Senza questo fastidio avrebbero potuto tranquillamente proseguire fino a raggiungere l’autonomia massima delle tute, che si aggira sulle 7 ore e mezza, ma nonostante questo la prima EVA è stata un tale successo da spingere immediatamente i tecnici a terra a ventilare la possibilità di annullare la terza EVA programmata per dopo Natale visto lo stato di avanzamento dei lavori .
Neanche a farlo apposta, rientrando Mastracchio ha inavvertitamente attivato un interruttore che ha causato un secondo problema alla sua tuta. La nuova uscita è stata quindi spostata al 24 per consentire di adattare una tuta di scorta alle sue misure, equipaggiandola anche con il boccaglio e il materiale assorbente che NASA ha deciso di incorporare come forma di precauzione dopo l’incidente umido occorso questa estate all’italiano Luca Parmitano. I due incidenti non hanno alcuna diretta correlazione, tanto è vero che una volta sistemati i dettagli nella giornata della Vigilia i due astronauti sono di nuovo usciti per una EVA da oltre 7 ore.
Con la stessa efficienza della settimana precedente, e con la collaborazione del giapponese Koichi Wakata che manovrava il braccio robotico Canadarm2 da bordo, il duo statunitense ha completato la procedura di sostituzione senza incontrare problemi significativi . Nella serata del 24 l’ammoniaca ha ricominciato a fluire nel loop A, riportando l’intera ISS alla normalità : visto e considerato che nel corso della Expedition 38 in corso non era prevista alcuna EVA, e che il problema occorso è uno dei peggiori possibili, le manovre dei due astronauti USA e del collega asiatico sono state pressoché perfette nonostante si trattasse di una procedura di emergenza.
Completate le operazioni, e goduto il meritato riposo, gli occupanti della ISS potranno ora ritornare alla programmazione originaria e riprendere gli esperimenti previsti. Già oggi i due cosmonauti russi Oleg Kotov e Sergey Ryazanskiy dovrebbero avviare una propria passeggiata spaziale per installare due nuove fotocamere ad alta risoluzione sulla struttura esterna della Stazione.
Luca Annunziata