Il navigatore che parla ai non vedenti

Il navigatore che parla ai non vedenti

Nuovi tool tecnologici semplificano la vita quotidiana dei diversamente abili. L'hi-tech combatte un divide sempre meno digitale
Nuovi tool tecnologici semplificano la vita quotidiana dei diversamente abili. L'hi-tech combatte un divide sempre meno digitale

Un software per smartphone per aiutare i non vedenti ad orientarsi più facilmente in città: Wayfinder Access, release di Wayfinder , sfrutta al massimo la navigazione text-to-speech .

una schermata del programma Il programma è utilizzabile da molti smartphone equipaggiati con Symbian di ultima e penultima generazione: basta una modulo GPS, integrato o collegato via Bluetooth. Una volta installato, il software si connette automaticamente al portale Wayfinder e scarica le mappe. La funzione Where am I? , (dove sono?) permette all’utente di sapere dove si trova, mentre What is in my surrounding? , (cosa mi circonda?), fornisce una scansione della zona circostante evidenziando punti di interesse come banche, ristoranti, librerie ed incroci. Il tutto raccontato dal dispositivo.

“Nonostante abbia un cane guida, questo passo avanti della tecnologia significa che posso viaggiare in maniera ancora più indipendente in posti che non conosco, senza dover chiedere ad altri di dirmi dove mi trovo” – dichiara Bart Bunting, tester del software. “Ora posso spostarmi da A a B e scoprire specifici punti di riferimento o di interesse la cui esistenza mi era del tutto sconosciuta, come uno sportello bancomat o una caffetteria. Ora posso consultare il GPS per sapere cosa mi circonda”.

A fornire il software a Bunting è Guide Dogs , società che addestra cani guida ed insegna ai non vedenti come sfruttare il loro aiuto, coadiuvandolo con dispositivi come bastoni e device elettronici che aumentino l’autonomia dei pazienti. Testato su alcuni utenti in Australia, l’applicativo ha suscitato entusiasmo in chi l’ha provato: “Le persone che hanno partecipato al test tenutosi lo scorso marzo hanno dichiarato quanto fosse utile poter operare su un piccolo dispositivo come un cellulare, combinandolo all’ausilio di un cane guida”, ha dichiarato Roniga Hang, dirigente del settore ricerca di Guide Dogs. “La nostra organizzazione ha fornito il sistema di navigazione a circa 50 persone e può già contarne più di altre 50 in lista d’attesa. La nostra speranza è di raggiungere una quota pari a 200 utilizzatori, sui 3000 assistiti dalla società”.

Effettivamente il dispositivo non è alla portata di tutti, per due semplici motivi. Primo, il software necessita di un collegamento ad internet via cellulare, i cui costi diverrebbero sostanziosi in mancanza di una flat per il traffico dati. Secondo, non tutti gli utenti sono in grado di padroneggiare un sistema come un software di navigazione. Va però sottolineato che negli ultimi anni la tecnologia ha fatto molto per cercare di risolvere i piccoli problemi quotidiani di persone diversamente abili. Col tempo sono nati apparecchi di indubbia utilità. In tal senso pare utile il navigatore satellitare BBNav prodotto dalla britannica Navevo . BBNav sta per Blue Badge Navigator, dove Blue Badge sono i permessi di parcheggio per disabili. Il punto di forza di questo navigatore sono gli oltre 60 mila punti di interesse, tra cui spiccano accessi ed aree di parcheggio riservate esclusivamente a disabili. Il prodotto non è ancora disponibile, ma in rete se ne parla già come la prima vera alternativa per i guidatori diversamente abili. Stando alle indiscrezioni, il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno alle 200 sterline.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
23 set 2008
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