Milano – Non è una vera e propria fuga di notizie, visto che il video “rubato” è stato ripreso nel corso di una conferenza pubblica (destinata ai potenziali investitori), ma è sicuramente una novità interessante: il nuovo robot Boston Dynamics, si chiama Handle, si muove su due ruote come fosse un Segway e viaggia ad alta velocità su terreni omogenei. Un robot pensato per ambienti urbani e industriali, dove l’ottimizzazione dei costi non è un fattore da trascurare per la produzione di massa: e non sono da sottovalutare neppure la velocità e l’agilità.
Il video è stato pubblicato da uno degli spettatori della presentazione, Steve Jurvetson , e mostra nel complesso tutta la gamma di prodotti offerti al momento da Boston Dynamics: quasi tutti prodotti già conosciuti, mentre appunto il robot a rotelle è un inedito. Per sfruttare il diverso sistema di locomozione è stato necessario sviluppare un nuovo dispositivo per mantenere l’equilibrio , visto che la dinamica è molto diversa dallo spostamento bipede dell’Atlas, ma a giudicare da quanto si vede è possibile raggiungere velocità di spostamento superiori e anche superare in scioltezza alcuni tipi di ostacoli in corsa.
L’applicazione dell’Handle a cui si può pensare senza particolari problemi, anche a breve termine, è ovviamente lo spostamento di merci in un magazzino: le ruote impongono una superficie il più possibile omogenea su cui spostarsi , e il fondo di cemento o asfalto che spesso è presente nei capannoni industriali pare fatto apposta per questo robot. Inoltre il costo di produzione di questo sistema di locomozione, come detto, dovrebbe essere inferiore ad altri: una indicazione dell’impulso dato da Alphabet (Google) dopo l’acquisizione dell’azienda, volto probabilmente a rendere remunerativo il portafoglio prodotti fin qui sviluppato alla stregua di un progetto di ricerca.
Tutto sta a comprendere quanto rapidamente la società umana accetterà di introdurre sempre più robot nel contesto industriale e casalingo : lo SpotMini di Boston Dynamics è pensato proprio per fornire un supporto domestico, l’Atlas invece con la sua capacità di carico e la forma umanoide punta a un impiego più flessibile, e ora l’Handle con una vocazione da magazziniere. La quarta rivoluzione industriale è alle porte, e Google punta a svolgere un ruolo di protagonista in questo che potrebbe rivelarsi un affare a molti zeri.
Luca Annunziata