Il nuovo sindacato di Foxconn

Il nuovo sindacato di Foxconn

L'azienda accetta di allargare la partecipazione sindacale e di non intromettersi (troppo) nel processo di nomina dei rappresentanti. Mossa cosmetica o un trend crescente in Cina?
L'azienda accetta di allargare la partecipazione sindacale e di non intromettersi (troppo) nel processo di nomina dei rappresentanti. Mossa cosmetica o un trend crescente in Cina?

I dettagli e l’effettiva portata di questa novità si chiariranno nei prossimi mesi, per il momento si tratta di poco di più di un bell’annuncio . Foxconn ha fatto sapere che a partire dal prossimo anno cinese, che inizia tra pochi giorni dopo le tradizionali vacanze a cavallo del capodanno, cambiamenti saranno apportati alle modalità di selezione ed elezione delle rappresentanze sindacali in azienda. Ma è ancora presto per parlare di pieno riconoscimento dei diritti dei lavoratori.

Quanto annunciato riguarda essenzialmente le conseguenze delle ispezioni ordinate da Apple tramite Fair Labour Association (FLA) nelle fabbriche dei suoi appaltatori e l’ ondata di suicidi che ha attirato molta attenzione sui media negli anni addietro: Foxconn si era già impegnata con FLA per rivedere le pratiche e le condizioni di lavoro nelle sue fabbriche, e aveva già anche fatto degli annunci che tuttavia non sempre hanno trovato riscontro nella realtà.

Le novità odierne riguardano essenzialmente il numero di rappresentanti eleggibili dai lavoratori, il numero di comitati interni che saranno istituiti per aumentare la partecipazione e la consapevolezza degli operai rispetto alle condizioni di lavoro, la presenza di personale più giovane in ruoli sindacali significativi. Tutte importanti determinazioni, ma che necessitano di assoluta indipendenza nella scelta dei nomi tra i lavoratori per essere realmente efficaci: è proprio questo il punto da chiarire , e fino a qui le intenzioni di Foxconn di permettere libere consultazioni sono piuttosto vaghe.

Per altro non si tratta del primo caso in cui una fabbrica cinese dichiara l’intenzione di aumentare l’importanza delle rappresentanze sindacali: Rebook, Walmart e Honda hanno già compiuto mosse simili. Resta da determinare quale peso effettivo avranno i sindacati e i comitati eletti “democraticamente” nell’orientare le decisioni e il riconoscimento dei diritti dei lavoratori da qui in avanti: fino a oggi hanno svolto più che altro la funzione della foglia di fico per coprire la mano libera delle aziende.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
5 feb 2013
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