Roma – “Morpheus è il solo software di file sharing p2p americano che un tribunale federale statunitense abbia giudicato legale”. Così, dopo una clamorosa sentenza , StreamCast Networks ha iniziato a promuovere il proprio celeberrimo software di sharing. Un tempo re assoluto del peer-to-peer, Morpheus è poi sceso nelle preferenze degli utenti. Ma StreamCast giura di avere tutte le carte in regola per farlo tornare leader.
Stando ai pre-annunci di StreamCast, la nuova versione di Morpheus spinge moltissimo sulla de-centralizzazione , chiave di volta per un numero crescente di software dedicati allo sharing, da qualche tempo anche importante cardine della difesa legale del P2P in tribunale. Proprio la sentenza su Morpheus e su Grokster ha infatti chiarito che produrre una piattaforma di scambio non può essere in sé illegale, tanto più se chi la produce non ha l’effettivo controllo sul modo in cui viene utilizzata. In questo senso un network senza “nodi centrali” può più facilmente essere considerato incontrollabile .
La tecnologia che anima il nuovo Morpheus, che in qualche modo si avvicina ad eDonkey-eMule nelle modalità di utilizzo, è quella di NEOnet ed è studiata per consentire agli utenti di cercare i file di interesse su un numero molto superiore di computer.
“La tecnologia P2P – si è spinto a dichiarare il CEO di StreamCast, Michael Weiss – non è ancora sufficiente. La gente chiede: è davvero necessario un altro network peer-to-peer? La risposta è sì, perché nessuno ancora lo ha realizzato al meglio”.
Il nuovo Morpheus 4.5, scaricabile qui , consente agli utenti di creare una rete di connessione dinamica, “Neo Network”, nella quale i file introdotti possono essere ricercati rapidamente anche se soltanto un computer nella rete possiede il file ricercato. Una strategia basata sugli “hash” , i codicilli che individuano ogni singolo file, che è presa pari pari dai software eDonkey. In questo modo è possibile scaricare anche singole porzioni di un file da computer diversi che ne dispongono, accelerando il download ed aumentando le prestazioni della condivisione.
Inoltre, come già accadeva con le versioni precedenti di Morpheus, è possibile eseguire ricerche anche sulle reti di altri software di condivisione molto noti, come Kazaa o Grokster .
Tra le caratteristiche pubblicizzate da StreamCast, l’assenza di spyware (sebbene la versione free presenti adware, cioè software pubblicitario), la compatibilità con i software antivirus per evitare sorprese nel download e una serie di opzioni definite come “salvaguardia della privacy”, tra proxy e schermatura contro azioni di monitoraggio dei contenuti condivisi.