Copenaghen – Pare che oltre a dissanguare portafogli, i Palm saranno presto in grado di spillare sangue, e sangue vero. A che scopo? Diagnosticare malattie mortali come l’antrace, l’AIDS e persino alcuni tipi di cancro.
A raccontare di questi possibili sviluppi è un piccolo laboratorio di ricerca danese sulle nanotecnologie, Cantion, che sta sviluppando dei moduli di espansione da connettere ad un Palm e basati su biochip: questi saranno in grado di analizzare il sangue dell’utente/paziente e diagnosticare alcuni tipi di infezioni virali.
“I laboratori di analisi finiranno probabilmente con l’odiarci”, ha ironicamente ammesso Carsten Faltum, CEO di Cantion, “visto che con i nostri moduli ogni dottore potrà fare tutti i test che oggi necessitano di un laboratorio ben attrezzato”.
Uno dei “piccoli kit per vampiri” di Cantion costerà circa 50 dollari e potrà “sputare” una sentenza sul piccolo display del Palm nel giro di una decina di minuti: quanto basta per farsi una partitina a tetris.
Sono già molte le aziende ad essersi buttate nel lucrosissimo business dei biochip per le diagnosi mediche, fra cui “grosse querce” come Agilent, HP e Motorola. Solo che, in genere, si parla di chip dal costo di svariate migliaia di dollari. Mentre qui, con 50$ ed un Palm in tasca, ci si toglie il pensiero. Dicono.