Tra i dispositivi più bizzarri che sono stati esposti presso la recente fiera Taiwan Broadband 2009 v’è indubbiamente il concept PC Spider di Ericsson, un computer dalla foggia particolarmente originale che rimpiazza i classici monitor e tastiera con versioni virtuali, proiettabili su una superficie libera.
Il computer vero e proprio è costituito da un piccolo cilindro irregolare a forma di clessidra sorretto – da qui il nome Spider – da un treppiede che lo fa assomigliare ad un ragno. Separato dall’unità centrale c’è poi un dispositivo che integra nella parte superiore un pico-proiettore per le immagini e nella parte inferiore, sul retro, un proiettore a laser per la tastiera.
Di fatto il “ragno” di Ericsson non introduce alcuna novità sostanziale: le tastiere laser si sono già viste un po’ in tutte le salse, sebbene qui sia stato aggiunto anche un feedback sonoro (il classico “cloc” ogni qual volta si pigia un tasto virtuale), e i pico-proiettori hanno recentemente fatto il loro ingresso in dispositivi ben più piccoli di Spider, come fotocamere e cellulari. Nel suo insieme, però, il concept PC di Ericsson vuol fornire uno scorcio su uno dei tanti e possibili futuri dei computer portatili, un futuro dove i PC saranno grandi quanto un sigaro e tutte le principali periferiche di interazione tra uomo e macchina saranno virtualizzate.
In sé e per sé lo Spider di Ericsson ha per altro un difetto piuttosto vistoso, soprattutto se destinato agli utenti mobili: il proiettore è notevolmente più grande del computer, la qual cosa inficia la portabilità dell’intero sistema e vanifica gli sforzi fatti per miniaturizzare l’unità centrale.
Del resto Spider è solo un concept e la stessa Ericsson ammette che ci vorranno probabilmente ancora una decina d’anni prima di mettere a punto un sistema di questo tipo. Ma in questo arco di tempo, come fa notare Gizmodo , è assai probabile che si affermino tecnologie migliori di quelle adottate da Ericsson per il suo PC-ragno, quali ad esempio i display olografici .
Alessandro Del Rosso