Sarebbero oltre 47mila le app presenti nel marketplace di Blackberry 10 riconducibili allo stesso autore: S4BB Limited è un magnate per quanto riguarda il marketshare sullo store canadese, ma si è alzato un polverone per quanto riguarda la bontà del codice da lui sviluppato e le modalità di accesso e pubblicazione di software sulla piattaforma Blackberry.
Dietro il nome S4BB non si nasconde necessariamente un truffatore, per quanto poco ancora si sappia su di lui: quasi due dozzine di app da lui create , stando a Berry Review che ha sollevato il caso, sono di buona qualità e assolutamente legittime. Il resto si fa anche fatica a chiamarle app: audiolibri, guide turistiche per città semisconociute, raccolte di frasi e poco altro. Il problema è che riempire lo store (che conta, stando ai numeri diffusi , circa 120mila app in totale) con decine di migliaia di titoli scadenti significa di fatto sommergere la qualità con la quantità, abbattendo drasticamente l’appeal di Blackberry per l’utente finale e potenziale acquirente. Resta da comprendere quale sia a questo punto la filosofia seguita dall’azienda canadese per garantire la qualità e la salute del suo marketplace.
Non basta infatti un buon terminale, e Blackberry lo sa bene , per costruirsi una solida reputazione e garantirsi un solido fatturato. Anche per questo Amazon ha lanciato un appello agli sviluppatori : ricordandogli che il suo Kindle Fire monta un fork di Android pur mantenendo quasi assoluta compatibilità con le app per l’OS originale. Traghettare i successi che già spopolano nel Play Store anche sul marketplace Amazon non farebbe altro che ampliare la platea dei clienti: dunque perché non scommettere anche sul tablet di Jeff Bezos? ( L.A. )