Linux Foundation , risultato della fusione di OSDL e FSG , ha annunciato l’intenzione di promuovere nuove iniziative per ridurre il consumo energetico legato all’uso del più celebre sistema operativo open source. Una riunione preliminare è prevista la prossima settimana ad Ottawa, per stabilire le linee guida per lo sviluppo.
Green Linux , così viene indicato al momento il progetto, è tra i principali risultati del Linux Foundation Collaboration Summit, tenutosi la scorsa settimana presso le strutture di Google a Mountain View. All’evento hanno partecipato oltre 200 sviluppatori e lavoratori dell’universo open source, compresi dipendenti di IBM , Novell e Red Hat .
Tra gli altri argomenti discussi alla conferenza figurano il neonato Linux Driver Project , che aspira a fornire una base comune di driver hardware al momento mancante, l’accesso facilitato per i disabili seguendo lo standard iAccessible2, nonché nuovi meccanismi per semplificare la nascita e la realizzazione di soluzioni pensate espressamente per il pinguino.
Lo scopo di Linux Foundation è promuovere standard per lo sviluppo e la crescita del sistema operativo creato da Linus Torvalds , per renderlo una alternativa solida e credibile a Windows. L’associazione riunisce quasi tutti i principali attori del panorama commerciale legato a Linux: oltre ai nomi già citati, spiccano marchi blasonati come Fujitsu , HP , Oracle e Intel .
Proprio quest’ultima ha da poco presentato un nuovo applicativo, denominato PowerTOP , che permette agli utenti Linux di monitorare le applicazioni avviate sulle proprie macchine e regolare quelle chiamate al processore che maggiormente influiscono sul consumo energetico, poiché richiedono calcoli più complicati .
Il software Intel è ben lungi dall’essere perfetto, ma ha già mostrato doti interessanti: su alcuni portatili è stato in grado di allungare la durata delle batterie di circa un’ora . Un guadagno non da poco, che si basa esclusivamente su soluzioni software: anche questa per alcuni versi una novità.
Potenzialmente Linux si presta alla realizzazione di soluzioni a basso consumo energetico : un esempio è costituito da Zonbu, una specie di thin-client equipaggiato con un processore da 1.2 GHz senza ventola e un hard disk flash da 4 gigabyte. Con poco meno di 75 euro (il prezzo ufficiale è di 99 dollari) ci si porta a casa una soluzione pronta all’uso per navigare, chattare, gestire la posta elettronica e persino equipaggiata con OpenOffice.
Il pinguino è un vero amico dell’ambiente? Già consente di diminuire il numero di aggiornamenti necessari ai propri computer per continuare a lavorare, e permette anche di recuperare vecchi PC e reimpiegarli con successo nelle scuole. Con questo nuovo corso promette di diventare un must anche per i notebook: non resta che aspettare le contromosse della concorrenza .
Luca Annunziata