A cavallo tra un reality show e un polpettone tardo adolescenziale, MySpaceTv , la recente divisione della social network dedicata ai video, ha iniziato a proporre una sorta di telefilm in pillole, ad uso e consumo dei telespettatori della rete.
Roommates , compagne di stanza, il titolo; otto le protagoniste, fresche di college: c’è chi si trasferisce a Los Angeles per partecipare ad una trasmissione televisiva, chi segue da casa le avventure delle amiche. Si è cominciato ieri, con il primo di quarantacinque miniepisodi tagliati su misura dei ritmi dei netizen : quanto basta per cominciare a sperimentare.
Coprodotto con Iron Sink Media , una startup che si è lanciata sul mercato delle serie a webisodi , MySpace deterrà un ampio spazio di autonomia in ambito creativo. Il portalone ha infatti già collaborato con produttori di contenuti per il web, in occasione di Prom Queen e di Quarterlife ad esempio, e intende mettere a frutto l’esperienza accumulata, coniugandola con una conoscenza approfondita dei propri utenti.
Due i punti di forza della serie: stringatezza e interattività. Sono episodi fulminei , quelli di Roommates: tre minuti al giorno sono più che sufficienti per proiettarsi nella frizzante vita delle giovani. Una strategia improntata alla brevità che MySpace ha già sperimentato, ad esempio, con i minisodes delle serie tv detenute da Sony: le puntate di Starsky e Hutch, piuttosto che quelle delle Charlie ‘s Angels, sono state riproposte e condensate in cinque minuti di sketch incisivi, da scambiare sulle pagine personali degli utenti più nostalgici.
La trama di Roommates? Ancora in fieri , da costruire con l’intervento degli utenti. Verranno allestiti dei sondaggi attraverso i quali i netizen potranno pronunciarsi riguardo ai personaggi, e addirittura influenzare l’andamento del dipanarsi della narrazione .
Ma non saranno solo i sondaggi a coinvolgere i web spettatori: a corollario delle pillole video si svilupperà una rete di media , dalle pagine personali di MySpace ai forum, attraverso i quali il pubblico potrà conoscere e comunicare con le protagoniste della serie, restituendo altresì ai produttori un prezioso feedback.
Non mancheranno inoltre le occasioni per raggranellare fondi con la pubblicità: il logo di Ford già spicca nella pagine dedicata alla serie, e, anticipa Hollywood Reporter , ci sarà spazio per iniziative di product placement che instillino il marchio nella vita dei personaggi, senza risultare invasivo.
Sono in molti a paragonare l’esperimento di MySpace TV con la celebre vicenda del fake LonelyGirl15 : Roommates appare una trasposizione raffinata ed industriale delle idee alle quali LonelyGirl deve il suo successo. C’è il feedback degli utenti, ci sono i bassi costi di produzione, c’è la possibilità di raggiungere il pubblico con strategie crossmediali e di sviluppare degli spin-off della serie incentrati sulla vita di singoli personaggi. Di LonelyGirl manca solo l’aura di autenticità, che ha incuriosito e tenuto con il fiato sospeso il pubblico della rete.
Gaia Bottà