New Orleans (USA) – L’uragano Katrina è ormai storia e le pressioni della grande industria sono riuscite a fare breccia nei programmi dell’amministrazione pubblica di New Orleans, impegnata nella pianificazione di strategie strutturali per ricostruire il tessuto sociale ed economico. Una ricostruzione che passa anche dalla connettività senza fili , opportunità essenziale che il sindaco Ray Nagin ha deciso di fornire gratuitamente ai concittadini della capitale del jazz .
E’ così che Nagin ha varato il primo sistema WiFi pubblico degli Stati Uniti, senza la partecipazione di aziende locali o grandi consorzi multinazionali, come nel caso del network wireless di San Francisco o di Philadelphia . Inizialmente la rete pubblica coprirà solo il centro storico e commerciale di New Orleans, il cosiddetto quartiere francese, per poi espandersi su tutto il territorio metropolitano entro la fine del 2006.
“Abbiamo imparato a nostre spese l’importanza di una infrastruttura di comunicazione efficiente”, ha dichiarato in una nota ufficiale il sindaco della città della Louisiana. Il costo totale dell’operazione sarà di un milione di dollari e verrà ammortizzato grazie alle donazioni di tre importanti protagonisti dell’alta tecnologia, che forniranno equipaggiamento e consulenza tecnica aggiuntiva: Intel , Tropos Networks e Pronto Networks .
Per diffondere il segnale su tutta la città, l’amministrazione ha pensato di posizionare ripetitori e punti d’accesso sopra i lampioni ed i semafori nelle posizioni più strategiche: crocevia, strade principali ed altamente trafficate. Il servizio verrà finanziato completamente coi soldi dei cittadini e pertanto sarà privo di costi aggiuntivi per i residenti dell’area di New Orleans.
Fino a quando il governo federale degli Stati Uniti riconoscerà lo stato di calamità nell’area colpita dall’uragano, il WiFi pubblico di New Orleans fornirà accesso ad alta velocità , pari a 512 kilobit per secondo. In un secondo tempo, a ricostruzione ultimata, la velocità verrà fatta scendere a 128 kilobit per secondo.
La situazione ha fomentato grandi proteste da parte di ISP ed operatori telefonici locali, convinti che il governo stia minando delicatissime opportunità di sviluppo economico per i privati.
L’amministrazione di New Orleans ha immediatamente stroncato le polemiche, ribadendo l’importanza di un servizio Internet completamente pubblico: “I servizi a pagamento offerti dagli ISP per connettersi via WiFi sono troppo cari per i cittadini in situazioni di povertà e disagio”.
Tommaso Lombardi