Roma – I più attenti ai problemi ambientali hanno ben presente la questione delle fonti di energia alternativa. E c’è già chi utilizza, ad esempio, caricabatterie ad energia solare per i propri dispositivi mobili, cellulari o lettori MP3. La vera novità in materia arriva però da Tokyo, dove è stato presentato un innovativo reggiseno a batteria solare , in grado di fornire energia sufficiente a ricaricare la batteria di un telefonino.
Alle consumatrici, dunque, verrà offerta una scelta in più quando andranno nel loro rivenditore di intimo di fiducia: ai reggiseni col ferretto, senza, contenitivi, coprenti, push-up o wonderbra, si aggiunge anche quello che ricarica la pila dello smartphone.
Alla faccia comprensibilmente attonita del personale del negozio, la signora con il cellulare scarico potrà spiegare che Triumph Japan questa settimana ha presentato a Tokyo un reggiseno verde, nel senso di ecologico: il Solar Power Bra , dotato di pannello solare da collocare sull’addome con una cintura.
Come tutti i pannelli solari, anche questo ha bisogno di luce da trasformare in energia elettrica. Ma se la biancheria è intima, non si espone alla luce del sole e questo fatto sembra impedire all’azienda la commercializzazione di questo sfizioso accessorio a breve termine. Triumph dice di doverlo risolvere perché – come ha dichiarato la portavoce aziendale Yoshiko Masuda – “la gente di solito non può uscire senza indossare abiti”. Utilizzare lo stesso pannello per un costume da bagno (articolo che la stessa Triumph produce) avrebbe probabilmente risolto la questione, per cui è legittimo supporre che i problemi siano di altra natura.
Convinzione rafforzata dalla raccomandazione formulata dalla stessa Masuda: “Il reggiseno non va lavato né esposto alla pioggia, onde evitare danneggiamenti al pannello”. Ma se le cose dovessero rimanere così il reggiseno sarebbe poco più di un dispositivo usa e getta. E dal momento che è lecito prevedere che non costi poco, che futuro avrà?
Dario Bonacina
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