Tokyo – E’ giallo e le sue sembianze ricordano quelle di un bambino: si chiama Wakamaru ed è il primo robot assemblato da Mitsubishi e destinato al mercato domestico. L’androide, interamente in plastica, è alto poco più di un metro e pesa appena trenta chili: potrà svolgere moltissime mansioni: passando da maggiordomo ad intrattenitore, i compiti dell’automa sono personalizzabili e programmabili secondo i capricci dell’utente.
La tecnologia nel “cuore” di Wakamaru è un sofisticato sistema informatico basato su Linux . Ken Onishi, responsabile per il progetto ed ideatore dell’androide, ha scelto di equipaggiare Wakamaru con la distribuzione MontaVista Embedded : “Questa scelta ci ha dato una flessibilità impareggiabile perché il robot necessita di una struttura che permetta networking complesso e facilmente programmabile”.
Infatti il funzionamento di Wakamaru è legato ad un dispositivo wireless integrato : attraverso una connessione costante alla Rete, l’automa può tenere aggiornato il “padrone” e fornire utili servizi. Per esempio potrà leggere le ultime notizie , direttamente dai flussi RSS, per poi inviare messaggi di posta elettronica. Questo perché un programma di riconoscimento vocale , basato su un dizionario di circa 10.000 vocaboli, rende Wakamaru uno scrivano digitale.
I dispositivi d’orientamento ad infrarossi, uniti ad un apposito software, permettono al piccolo inserviente robot di muoversi con precisione tra le mura di casa, evitando collisioni e “riconoscendo” di volta in volta la propria posizione tra mobili e vetrinette di cristallo. Come ciliegina sulla torta, i sensori ottici integrati, uniti ad una tecnologia speciale prodotta da Omron , danno la possibilità a Wakamaru di riconoscere il volto degli interlocutori .
Unica pecca il prezzo, tuttora molto elevato. Il robottino sarà sugli scaffali dei grandi magazzini a partire da settembre e costerà circa 11.600 euro . Mitsubishi fa sapere di avere già ricevuto 100 prenotazioni, tutte provenienti dalle ricchissime famiglie che abitano nel centro di Tokyo: l’era del maggiordomo in carne ed ossa, status symbol del nobiliato e dell’alta borghesia, è agli sgoccioli?
T.L.