Tornano i robot di silicone della Harvard University ispirati alle stelle marine e ad altri invertebrati acquatici, questa volta portando in dote un meccanismo di camuffamento e tracciamento basato su microcanali attraverso cui far fluire liquido colorato alla bisogna.
I microsolchi sono stati realizzati grazie alla stampa 3D, e nel complesso i robot flessibili made in USA sono estremamente economici. La capacità mimetica è l’ennesima caratteristica “rubata” agli invertebrati esistenti in natura, dicono i ricercatori, con una colorazione dinamica che offre nuovi spunti di utilizzo a dispositivi già parecchio flessibili di per sé.
Alternando liquidi freddi o caldi sarebbe ad esempio possibile “nascondere” i robot siliconici ai sensori infrarossi, oppure far sì che essi pulsino di luce fluorescente in condizioni di buio assoluto.
Siffatti robot potrebbero essere impiegati per la ricerca di superstiti in seguito a una catastrofe, sostengono i ricercatori, o per “battere” piste fangose che i robot convenzionali – quelli fatti di metallo e “hardware” standard – avrebbero difficoltà a percorrere.
Alfonso Maruccia