Con una crisi economica di questa portata e con delle elezioni presidenziali seguite da mezzo mondo, quale credete sia stata la parola chiave più cercata in Yahoo! negli States per il 2008 ? Vi do un indizio, è la stessa che ha dominato nel 2007 e nel 2006 . Non riguarda i mutui, le cure mediche (s’è parlato ultimamente di cybercondria ) o la politica.
Vi siete arresi? È “Britney Spears”, la reginetta del pop al centro di scandali, contese giudiziarie per l’affidamento dei figli, brevi periodi di riabilitazione e quanto altro possa riempire una qualsiasi rivista di gossip. Scendendo la lista, a parte Barack Obama, troviamo solo argomenti frivoli, altre attrici (Jessica Alba, Angelina Jolie, Lindsay Lohan, Miley Cyrus), Naruto, mentre persino la WWE, ovvero World Wrestling Entertainment, riesce a scavalcare il neopresidente americano, relegandolo al terzo posto.
Gli statunitensi badano solo all’intrattenimento? Vera H-C Chan, Senior Editor del Buzz Log, si lancia in una analisi comparativa tra la classifica precedente e quella attuale : “Se l’anno scorso ci mostravamo una civiltà sull’orlo del baratro interessata solo a Wii, alla improvvisa testa rasata della succitata starlet e al cibo per animali domestici adulterato, la tentazione di rinominare il 2008 l’anno in cui siamo caduti nell’abisso è forte”. Eppure non si lascia prendere dallo sconforto e individua trend positivi, in un paesaggio altrimenti desolante, nella politica della speranza e dello spirito olimpico. Proprio le Olimpiadi risultano tra le grandi sconfitte tra le keywords, ma questo viene ascritto dalla Chan all’assenza (per una volta) di grandi scandali doping e un approccio più corale al lato sportivo ella cosa.
E sebbene un terzo posto dietro una cantante con problemi di ogni sorta e dei lottatori di wrestling potrebbe non sembrare un buon piazzamento per l’uomo più potente del mondo, se visto nella chiave dello stanco disinteresse per la politica negli USA è un risultato eccezionale.
Senza raggiungere le prime posizioni, la crisi guadagna la sua fetta di ricerche, i navigatori si spingono verso “veicoli ibridi”, “pannelli solari” (+96%) e “auto elettriche” (+173%) mentre calano le ricerche di “riscaldamento globale” e “specie in pericolo” segno che è l’economia, prima che l’ecologia, a guidarli. È la foto di una America ripiegata su se stessa, il ritorno di una certa tensione da guerra fredda mista alle tensioni dello scacchiere mediorientale che deve dare la precedenza tra i visitatori di Yahoo! alla ricerca di informazioni sui mutui subprime e altri problemi di ordine quotidiano.
Si è detto nel corso dei secoli che la lingua sia lo specchio di un popolo, poi questa etichetta è stata trasferita alla sua televisione: forse è il caso di ammodernarci passandola alle sue ricerche in Internet.
Fabrizio Bartoloni
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