Uno studio conferma quello che gli utenti più smaliziati aveva forse già intuito: i siti per soli adulti sono pieni di malware. Ad aver condotto la ricerca , che più che dare un risultato sconvolgente sembra confermare l’ovvio, è l’ International Secure System Lab .
Scammer e cracker sono attratti, d’altronde, da un settore che più di altri riscuote successo trasversale presso il pubblico: il 35 per cento di tutti i download effettuati da Internet è per la pornografia. Inoltre la forte concorrenza tra i vari proprietari di siti a luci rosse (che costituiscono il 12 per cento di tutti i siti online) ha inavvertitamente creato un vero e proprio “ecosistema in cui perpetrare i cybercrimini su vasta scala”.
Per verificare questa intuizione gli scienziati hanno analizzato 35mila domini pornografici, concentrandosi sui siti gratuiti: il 3,23 per cento di questi venivano trovati carichi di adware, spyware e virus . Gli altri impiegano invece varie tecniche, come finestre in javascript e altri stratagemmi, per prolungare il più possibile il tempo di visita degli utenti o per reindirizzarli su siti affiliati, così da gonfiare artificiosamente i dati di traffico. Tutti canali che possono essere sfruttati trasversalmente da cracker e scammer per infettare i malcapitati.
I ricercatori, quindi, hanno provveduto a sviluppare due propri siti pornografici (con contenuti raccolti da altri siti gratuiti): dei 49mila visitatori accorsi, 20mila utilizzavano una combinazione di computer e browser vulnerabile ad almeno una minaccia conosciuta. Vittime designate per i malintenzionati che non devono far altro che attenderli sul bordo del fiume.
Claudio Tamburrino