Slashdot titola ironicamente “SETI ha finalmente trovato qualcosa”, un’ironia giustificata dalla particolarità di un caso di ritrovamento di un portatile rubato.
La vicenda la racconta Associated Press . In breve, uno dei numerosissimi volontari del progettone SETI@HOME , che contribuiscono alla ricerca di vita extraterrestre donando tempo di elaborazione del proprio computer, ha scovato proprio tramite SETI@HOME la localizzazione di quel notebook.
A quanto pare, infatti, il ladro si era introdotto a casa sua e aveva sottratto il portatile della moglie, sul quale si trovava installato il client del SETI@HOME. Deciso a rintracciarlo, il volontario ha potuto verificare che per tre volte quel portatile si è connesso con i server dell’Università della California al quale si connettono tutti i suoi computer sui quali è installato il client. Forte degli IP di quelle rilevazioni, l’uomo ha avvertito la polizia e pochi giorni dopo, individuato il ladro, il notebook è tornato nelle mani della legittima proprietaria.