Dopo le zone per fumatori, i luoghi pubblici iniziano a sperimentare quelle per twittatori: perché alcune volte il bisogno di interagire con la propria timeline è forte quanto quello di una sigaretta.
Secondo alcune fonti , infatti, a pensare alla novità sono stati alcuni teatri di Boston che stanno sperimentando “posti per Tweet” che permettono a chi ci si siede di utilizzare dispositivi mobile per esprimere in diretta i propri commenti sullo spettacolo.
Ciascuno ha diritto ai suoi 140 caratteri da critico teatrale. ( C.T. )
Pubblicato il 2 gen 2012
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