C’è un rincorrersi di segnali positivi per l’industria informatica europea e, almeno in qualche misura, anche per quella italiana: ieri è stata la volta dell’indice Truffle 100 Europe 2007 , una pubblicazione presentata nientemeno che dal commissario europeo Viviane Reding. che elenca le prime 100 imprese del software europeo. Sette delle quali sono italiane .
In particolare, nella speciale classifica, conferma il 20esimo posto già rilevato nel 2006 la Zucchetti , che quest’anno viene preceduta da un’altra società italiana, al 13esimo posto, Almaviva . Altri nomi che appaiono, sebbene più in basso in classifica, sono Txt E-Solutions (51esima), Elsag Datamat (53esima), Exprivia (64esima), Gruppo Formula (70esima) e Selesta ora NessPRO Italy (76esima).
Si tratta di grandi realtà industriali, ciascuna fattura annualmente più di 20 milioni di euro , il “minimo” per essere listati nell’indice Truffle.
La classifica in sé, che vede dominare società inglesi, tedesche e francesi , non viene però realizzata sulla base del fatturato. Al centro, infatti, ci sono analisi tecniche su parametri a volte scivolosi, come il tasso di innovazione , ed altri di più facile valutazione, come l’ammontare degli investimenti in ricerca e sviluppo .
“La presenza di sette aziende italiane è importante – ha dichiarato Federico Barilli , direttore di Aitech-Assinform, associazione di categoria che ha collaborato all’indice – È la conferma che anche nel nostro paese ci sono numerose eccellenze nella produzione del software, e che l’ingegneria informatica italiana è rispettata e che potrebbe cogliere nuovi spazi sui mercati europei”. Secondo Barilli è anche significativo che alla cerimonia di presentazione dell’indice abbia preso parte, appunto, anche l’associazione italiana.
Aitech-Assinform mette l’accento sul fatto che quelle listate sono, in realtà, solo alcune delle aziende innovative italiane , perché ve ne sono altre che “sanno farsi valere a livello internazionale nella ricerca nel software e nello sviluppo di sistemi di comando e controllo sanitari, di monitoraggio e diagnostica ferroviari, di applicativi per telefonia mobile”. Su tutto questo, l’Associazione annuncia una indagine ad hoc per far emergere quanto c’è di più interessante.
Nel complesso, sia in Italia che in Europa pare serpeggi una certa soddisfazione per i risultati ottenuti dal Vecchio Continente. Jean-Pierre Brulard, dirigente dell’associazione di settore francese Syntec Informatique, ha fatto notare come “con 22 miliardi di fatturato e una crescita del 6,6 per cento, e nonostante le molte acquisizione da parte di aziende statunitensi, insieme a 2,8 miliardi di profitti, il Truffle 100 dimostra che l’industria europea del software non deve essere considerata modesta riguardo alla sua posizione nell’economia mondiale”.
Nel complesso, le società europee produttrici di software sono 175.000, e sono considerate, specifica Aitech-Assinform, “una forza chiave nel creare reddito e posti di lavoro nel continente e anche nei mercati internazionali emergenti”.