Strumento al servizio della società civile o terreno fertile per avvocati d’assalto? SueEasy si propone come punto d’incontro tra cittadini scontenti e avvocati in cerca di una causa da difendere, come punto di riferimento per individui che non intendono abdicare ai propri diritti, come supermercato delle class action, un’eBay dei contenziosi legali.
Il servizio, attivo in beta privata da mesi, sostenuto da un pressante battage pubblicitario e ora accessibile a tutti i cittadini degli States, si presenta come un contenitore di potenziali denunce : il cittadino che si sente afflitto da una qualsiasi ingiustizia, pubblica sul sito una richiesta di assistenza. Sono innumerevoli le categorie previste, dalle denunce da intentare per morsi di animale o per omicidio, per segnalare ingiustizie subite sul posto di lavoro o violazioni di accordi prematrimoniali: per depositare una richiesta è necessario esporre la propria situazione compilando questionari dettagliatissimi che indagano ogni aspetto del caso. Il tutto converge in un database dato in pasto agli avvocati registrati: in questa fase di sviluppo di SueEasy, possono gratuitamente giocare al ribasso per accaparrarsi la possibilità di essere reclutati dall’attore della causa.
Ma non finisce qui. SueEasy si propone come un punto di riferimento per cittadini che desiderino ribellarsi ad ingiustizie di massa: il servizio dedica uno spazio a coloro che intendano intentare una class action. A chi voglia raccogliere il dissenso di altri cittadini e reclutare un avvocato che sappia far valere i loro diritti, basta descrivere la propria situazione, dare un titolo al caso e attendere il supporto di cittadini altrettanto vessati.
È questo uno strumento che consente di evitare la duplicazione degli sforzi degli individui: è possibile effettuare delle ricerche nel database per individuare il procedimento al quale ci si vorrebbe aggregare, è possibile scatenare una sollevazione legale per scagliarsi in massa contro un’ingiustizia, a colpi di testimonianze. Esistono già class action registrate: c’è chi tenta di raggranellare compensazioni per danni morali scaturiti dai contenuti espliciti di GTA San Andreas, c’è chi lamenta la fragilità di un iPod, c’è chi sembra aver scambiato uno spazio dedicato all’organizzazione di una class action per uno spazio nel quale esprimere la propria soddisfazione per l’esito positivo di una azione collettiva condotta con le procedure tradizionali.
SueEasy è uno strumento controverso, a tal punto da suscitare l’ incredulità fra gli addetti ai lavori: è un modo per consentire alla società civile di far valere all’unisono i propri diritti, ma nel contempo rispecchia l’eccessiva disinvoltura con cui i cittadini statunitensi si rivolgono alla legge, la leggerezza di avvocati in cerca di un ingaggio a qualsiasi costo.
Gaia Bottà