Il Taser , discusso, contestato e apprezzatissimo strumento di controllo di un avversario umano, molto di moda negli Stati Uniti e oggetto dell’ attenzione dei media, non è uno strumento nato ieri ma l’altro ieri, precisamente nel 1935 a Cuba.
Un vecchio numero (il n. 9 di settembre 1935, 15 centesimi a copia) di Modern Mechanix , lo testimonia: la prima idea sarebbe stata partorita proprio in quel periodo, ad opera del cubano Cirilo Diaz.
La “primissima versione”, a differenza degli odierni modelli, era costituita da uno speciale guanto conduttivo e una batteria collegata ad un elevatore di tensione (figura a sinistra). “Il guanto sembra innocuo – spiega la didascalia dell’illustrazione, riportata dall’attuale blog della rivista – ma qualsiasi criminale con esso toccato sulla spalla riceverebbe una scossa di 1500 Volt”.
Valori che fanno sorridere rispetto ai 50 mila Volt erogati – sia pure con tecnologie radicalmente diverse – da un Taser dei giorni nostri . Eppure, “alcuni funzionari di polizia di New York, dove il dispositivo è stato presentato, sono rimasti favorevolmente impressionati dalla sua efficacia”, si legge nell’articolo del 1935.
L’idea di base viene da lontano, dunque. Non solo, ma oggi ha aperto una strada nuova, quella di un business per alcuni aspetti discutibile, ma tra i pochi con variazioni che lasciano in assoluto primo piano il tema .
Marco Valerio Principato