Roma – Nel 1983 costa 3995 dollari, pesa un chilo e viene soprannominato The Brick , il mattone. È l’ultimo ritrovato della tecnologia delle comunicazioni, perché è il primo telefono cellulare prodotto in serie. L’apparecchio, destinato a fare e a riscrivere la storia della telefonia, si chiama DynaTAC 8000X e porta il marchio di Motorola .
Oggi il mondo connesso è abituato a vedere ed utilizzare telefonini e smartphone che hanno più funzioni di un coltellino svizzero, un robot da cucina, una macchina da caffé e un impianto multimediale messi insieme. Con il DynaTAC del 1983 si potevano fare solo due cose: telefonare e rispondere. Ed era già una possibilità rivoluzionaria, dato che fino ad allora l’apparecchio mobile più diffuso era il cosiddetto telefono veicolare installato nelle auto (seguito poi da alcuni modelli, definiti trasportabili , corredati di un’ingombrante valigetta).
Per il progetto sfociato nel DynaTAC 8000X Motorola investì 15 anni di sviluppo e 100 milioni di dollari. Il risultato fu appunto quella “mattonella” che non era esattamente alla portata di tutte le tasche: oltre al costo di acquisto, infatti, era richiesto un canone mensile di 50 dollari. Le telefonate mobili costavano 40 centesimi di dollaro al minuto in fascia oraria diurna e 24 cent al minuto nella fascia serale/notturna. Il primo mattone status symbol della storia.
25 anni dopo la situazione è radicalmente cambiata: il telefonino è un apparecchio alla portata di tutti (in Italia ad esempio esistono 1,5 cellulari per utente) e neppure gli smartphone tuttofare che navigano in WiFi o in HSDPA possono più essere considerati degli status symbol. La business unit che si occupa dei cellulari Motorola non naviga in buone acque, il leader del mercato globale è quella Nokia che nel 1983 produceva strumenti di commutazione, televisori, computer MikroMikko e iniziava ad avventurarsi nel campo della telefonia mobile. Nel 2008 l’oggetto del desiderio si chiama iPhone , uno smartphone privo di tastiera con display touchscreen e funzionalità multimediali prodotto da quella Apple che un quarto di secolo fa presentava il computer Lisa ). E ai telefonini non pensava neppure.
Dario Bonacina
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