Roma – Potrebbe piacere molto ai maniaci dell’igiene, ma anche a coloro che, per pigrizia, non puliscono mai nulla, neppure le lenti degli occhiali (e chissà cosa vedono): si tratta di un telefonino dotato di funzionalità auto-igienizzanti .
Se i PC possono essere autentici ricettacoli di sporcizia, germi e batteri , i telefoni cellulari non sono certo da meno, come ha spiegato Joanne Verran, ricercatrice presso la Manchester Metropolitan University . Ragion per cui un telefono che si pulisce da solo assume un’importanza di un certo rilievo. Mad4mobiles afferma che questa invenzione deriva da un brevetto registrato lo scorso anno, ma pubblicato solo la scorsa settimana . L’apparecchio illustrato nella documentazione ha appunto la capacità di effettuare autonomamente un’operazione di pulizia e igienizzazione.
Il dispositivo, infatti, è dotato di un congegno che utilizza sostanze sterilizzanti, deodoranti, antisporcizia. Un sistema di autopulizia che va ad aggiungersi a funzionalità più “convenzionali” come il browser Internet, il lettore MP3, fotocamera digitale, connettività Bluetooth, IrDA e supporto 3G. Nel brevetto si specifica che la scocca del telefonino è di bamboo (materiale naturale e riciclabile) con una superficie esterna e un rivestimento con nanoparticelle d’argento, ma si parla anche dell’impiego di altri materiali.
Chi potrebbe commercializzare questo apparecchio? Al momento non è dato saperlo: l’azienda assegnataria del brevetto è la HON HAI Precision Industry CO., LTD, molto più conosciuta nell’industria della telefonia mobile (e dell’elettronica di consumo) con il nome di Foxconn , che cura la produzione di dispositivi elettronici per varie aziende (per citarne solo due, Sony-Ericsson ed Apple ).
Dario Bonacina