Lo stato Pontificio sembra aver messo l’energia solare al centro dei propri programmi: sarebbe stato già avviato il progetto che porterà il piccolo stato ad avere nel 2014 il più grande impianto per l’immagazzinamento di energia solare d’Europa. Una svolta ecologica, quella del Vaticano che è già iniziata con un primo esperimento che ha portato all’installazione di oltre un migliaio di pannelli solari a pochi passi da Piazza San Pietro. Inoltre, per il futuro, la papamobile potrebbe essere convertita all’energia pulita, la stessa che alimenterà un’intera cittadina della Florida.
Il progetto, che costerà al pontificio portafogli non meno di 500 milioni di euro, verrà affidato alla tedesca Solarworld AG , azienda specializzata nella costruzione di pannelli solari, e verrà locato a nord di Roma, precisamente a Santa Maria di Galeria, ove risiedono le tanto discusse antenne di Radio Vaticana su un terreno di oltre 300 ettari che beneficia dell’extraterritorialità. L’impianto produrrà un quantitativo di energia pari a 100 MegaWatt, necessari non solo a soddisfare il bisogno dell’impianto radio, ma anche dell’intero stato e di circa 40mila abitazioni: il surplus verrà quindi venduto all’Italia.
“Siamo dinanzi al tempo di agire” esordisce il Cardinal Giovanni Lajolo, governatore della Città del Vaticano. “Bisogna fare il possibile per trarre vantaggio dalla crisi economica e sviluppare al meglio le risorse che permettono di sfuttare al meglio queste forme di energia rinnovabile, che a lungo andare porteranno ricavi inestimabili”. A dire il vero, non è la prima sortita dello stato pontificio in territorio di energia solare: durante lo scorso anno è stata realizzata la sostituzione della copertura sovrastante l’Auditorium Sala Paolo VI progettato da Pier Luigi Nervi, che ospita sui suoi tetti circa 2400 pannelli solari in grado di produrre energia equivalente all’utilizzo di 80 tonnellate di petrolio.
Anche questo progetto è stato realizzato da Solarworld, che avrebbe donato i pannelli e la manodopera necessaria al compimento dell’opera e che avrebbe addirittura suggerito all’entourage di Benedetto XVI di sostituire la classica vettura utilizzata dal pontefice per i suoi bagni di folla tra i fedeli con una alimentata interamente ad energia elettrica. L’idea è stata definita “brillante” da parte delle gerarchie governative vaticane, ma ad oggi dalla Santa Sede non sarebbero giunte ulteriori indicazioni in merito: ciò, comunque, non esclude che in futuro la svolta ecologica intrapresa arriverà a toccare anche l’insolita vettura.
Di sicuro i progetti ecologici fatti dal Vaticano troveranno ampio consenso tra gli ecologisti che però non sembrano disposti a chiudere un occhio sul tanto discusso impianto di Radio Vaticana , accusato più volte di generare un elevato tasso di elettrosmog nelle zone circostanti al sito in cui si ergono le imponenti antenne, in grado di far arrivare la buona novella non solo in quasi tutto il mondo, ma anche in citofoni, lampadari e quant’altro. Com’è noto sulla questione si continua a discutere: l’ assoluzione in appello è stata annullata dalla Cassazione, che ha stabilito un nuovo processo.
Se da una parte il piccolo stato a ridosso del Tevere sembra candidarsi a diventare il primo a rinunciare totalmente all’energia convenzionale in favore di energie pulite e rinnovabili, la prima cittadina totalmente alimentata da energia elettrica dovrebbe nascere negli Stati Uniti, precisamente nell’assolata Florida. Babcock Ranch , questo il nome della città energeticamente sostenibile, verrà locata a poca distanza da Fort Myers, a sud ovest della penisola e sarà dotata di un generatore da 75MW alimentato ad energia solare, che sarà necessaria a soddisfare il fabbisogno delle circa 20mila abitazioni previste.
La cittadina, che in fase di realizzazione garantirà anche 20mila nuovi posti di lavoro, sarà totalmente libera dal petrolio o da altri combustibili: anche le automobili saranno alimentate da energia elettrica e, per i rifornimenti, potranno fare affidamento a numerosi punti di ricarica delle batterie. Stesso discorso per l’illuminazione pubblica, che sarà alimentata ad energia solare e studiata in modo da evitare l’inquinamento luminoso, garantendo così una degna e spettacolare cornice stellata all’intera città. Quello che Kitson & Partners, la compagnia che ha già avviato i lavori di costruzione, si accinge a realizzare sarà un vero e proprio nuovo modo di vivere che ha già solleticato anche alcune associazioni di vegetariani, che hanno espressamente chiesto in una lettera inviata alla società di ammettere nella cittadina solo ed esclusivamente ristoranti vegetariani.
Vincenzo Gentile