Web – Il 26 aprile è una data chiave, tra le altre cose, perché è la data compresa nel codice di CIH , virus più noto come Chernobyl, già balzato agli onori delle cronache l’anno scorso per aver danneggiato computer in mezzo mondo. Viene chiamato anche Chernobyl proprio perché il 26 aprile è “l’anniversario” del più disastroso incidente nucleare in Europa. La pericolosità di un virus che potrebbe non essere stato completamente distrutto è stata ricordata nelle scorse ore da Symbolic .
Secondo l’azienda italiana che distribuisce gli antivirus della finlandese F-Secure , CIH è nei numeri il virus più distruttivo che fino ad oggi è circolato sulla rete. Nell’aprile dello scorso anno, come già sanno i lettori di Punto Informatico, il virus CIH ha causato danni ad oltre 2 milioni di PC, che hanno subìto perdite di dati. L’autore del virus, un taiwanese, fu individuato all’epoca ma riuscì a sottrarsi alle richieste danni piovute da tutto il mondo grazie al vuoto legislativo nel suo paese.
Va detto che il virus rappresenta un rischio solo per chi utilizza Windows95, Windows98 e WindowsNT, le uniche piattaforme su cui CIH può lavorare. Il suo “compito”, una volta attivato, è quello di cancellare il contenuto del disco rigido e distruggere il BIOS. Per questo è classificato come ad alto rischio da tutte le aziende antivirus.
La migliore protezione è naturalmente quella di scaricare un aggiornamento del proprio antivirus da uno dei siti delle aziende di settore. Una versione completa e trial di F-Secure è disponibile sul sito Symbolic .