Milano – Il VoIP italiano sta tracciando la propria strada anche nel mercato dell’utenza aziendale, raggiungendo il 17 per cento dei minuti di traffico telefonico business. L’utilizzo della comunicazione su Internet durante l’attività lavorativa si sta diffondendo ed è percepito positivamente per efficienza ed economicità, almeno secondo una ricerca condotta dall’ Università Bocconi .
I dati, rilevati in collaborazione con Italtel e Cisco Italia, sono il risultato della seconda fase di una ricerca triennale sul VoIP nell’ambito del contesto aziendale italiano. La prima parte , presentata lo scorso anno, ha riguardato la diffusione nelle imprese italiane. La terza fase, che sarà condotta nel corso del 2008, guarderà al comportamento degli utenti post-adozione.
L’indagine ha coinvolto un campione di 6.600 utenti in quattro grandi aziende italiane che hanno adottato sistemi VoIP. “Secondo una stima dei ricercatori, basata sui dati dell’Autorità per le Comunicazioni sul volume complessivo di minuti di traffico per il segmento business e sui dati di una precedente ricerca Bocconi sull’utilizzo del VoIP nelle aziende italiane, la quota di mercato del VoIP originato da aziende adottanti è nell’ordine del 17,1-17,5 per cento del totale del traffico del segmento business” spiega una nota diffusa dall’ateneo.
“Si tratta di circa 10 miliardi di minuti all’anno per il segmento business che sono originati da sistemi VoIP e vengono terminati sulla rete pubblica nazionale” chiarisce Ferdinando Pennarola, docente di Sistemi informativi e organizzazione aziendale e coordinatore della ricerca. “Le aziende che hanno adottato i sistemi VoIP lo hanno fatto per una ragione sia di breve che di lungo periodo. Nel breve, si attendono una riduzione dei costi di comunicazione, cosa che è avvenuta per il traffico interno alle organizzazioni e che ha avvantaggiato le aziende multisede che collegano i vari uffici con le reti dati. Nel lungo periodo le aziende si attendono di introdurre innovazioni organizzative abilitate da un nuovo modo di comunicare”.
Alcuni dettagli sull’utilizzo: il 54,2 per cento degli utenti aziendali usa il sistema VoIP molte volte durante il giorno, il 26,8 per cento spesso durante il giorno e il 9,9 per cento alcune volte. Il 38,4 per cento utilizza il VoIP più di tre ore al giorno, il 15,2 tra due e tre, il 20,8 tra una e due e il 14,3 per cento da mezz’ora ad un’ora.
Al momento, il VoIP è visto come mera alternativa alla telefonia convenzionale e pertanto gli utenti sfruttano poche funzionalità: il 23,5 per cento dichiara di utilizzarlo in primo luogo per la chiamata telefonica, il 19,8 lo utilizza per l’inoltro o trasferimento di una chiamata, il 16,4 per l’accesso alla rubrica telefonica aziendale e il 15,2 per la selezione rapida del numero da chiamare. Il 38 per cento dichiara di usare il VoIP per comunicare con i superiori, il 40 con i colleghi e il 21 con collaboratori e fornitori.
Il 60 per cento degli utenti dichiara comunque di voler esplorare nuovi modi di utilizzo del sistema per aumentare la propria efficacia nel lavoro: “Si conferma che i sistemi VoIP, come per tutte le ICT, devono essere introdotti in azienda con un attento uso alle fasi di formazione del personale e comunicazione interna del progetto. Solo le aziende che hanno investito significativamente anche in queste fasi hanno ottenuto tassi di uso più efficace ed efficiente”, spiega Pennarola. “Con il VoIP si possono fare molte cose, ma per farlo è indispensabile che il personale ne sia consapevole, convinto, e spinto all’esplorazione. Solo così si libera innovazione e si sfruttano al massimo gli investimenti tecnologici effettuati.”
“Lo studio conferma le indicazioni che stavamo raccogliendo dai clienti”, spiega Enrico Deluchi, Managing Director Operations Enterprise Cisco Italia. “Le aziende che hanno adottato il VoIP hanno sin qui beneficiato dei risparmi promessi dalla tecnologia e si tratta di un’ottima premessa affinché questa possa vedere poi la diffusione di massa”.