Tim Berners-Lee, padre del Web e nome a monte di quella che la storia ricorderà come una incredibile rivoluzione, ha venduto la propria creazione all’asta per oltre 5 milioni di dollari.
L’origine del Web in NFT
La vendita è avvenuta tramite un NFT (“non-fungible token”) rappresentante un poster con oltre 10 mila linee di codice proprie del primo server progettato dallo stesso Berners-Lee. La produzione è nella forma di una vera e propria immagine, comprensiva anche dell’autografo del creatore, e rappresenta la consacrazione di quella che è la pietra miliare della nascita del World Wide Web.
L’asta, che era iniziata il 23 giugno scorso con una cifra minima di 1000 dollari, è stata indetta da Sotheby’s e l’anonimo acquirente ha messo a disposizione 3,9 milioni di sterline per appropriarsi dell’asset. La somma, ha spiegato la casa d’aste, sarà devoluta in beneficienza dallo stesso Berners-Lee.
Se il Web è diventato quel che è oggi, gran parte del merito è nell’assenza di brevetti a monte dell’idea: Tim Berners-Lee non ha mai guadagnato denaro direttamente dalla sua idea e questo fattore ha reso il Web dilagante e rivoluzionario. Oggi l’idea di “vendere il Web” è di per sé artistica e provocatoria, degna di essere fissata in un manifesto che – linea dopo linea – ne raccoglie il codice e lo consacra alla storia.