Il Web si muove per l'accesso economico

Il Web si muove per l'accesso economico

Google, Facebook e Microsoft impegnate per abbattere il costo mensile dei servizi di connettività nei paesi in via di sviluppo. Si punta ad allargare la platea dei netizen connessi in tutto il mondo
Google, Facebook e Microsoft impegnate per abbattere il costo mensile dei servizi di connettività nei paesi in via di sviluppo. Si punta ad allargare la platea dei netizen connessi in tutto il mondo

Da Google a Facebook, i principali operatori del Web uniti nella nuova Alliance for Affordable Internet (A4AI), iniziativa che tenterà di ridurre il costo mensile degli abbonamenti a Internet per aumentare la popolazione connessa sul Pianeta. Gli ultimi dati pubblicati dalla International Telecommunication Union (ITU) dicono che circa 2,7 miliardi di netizen spendono mediamente il 30 per cento del proprio reddito in servizi di accesso alla Rete da linee fisse .

Ecco perché il progetto A4AI – con la collaborazione del governo britannico e numerosi partner d’eccezione come Microsoft, Intel e Yahoo! – cercherà di perseguire l’obiettivo prefissato dalle Nazioni Unite per abbattere il digital divide planetario, contenendo il costo mensile dei servizi di connettività fino al 5 per cento del reddito mensile di ciascun abitante.

La strategia annunciata dai membri di A4AI si concentrerà sull’adozione di specifiche policy per la creazione del giusto ecosistema in favore di quei paesi in via di sviluppo che non possono ancora permettersi l’accesso al Web. Google ha portato l’esempio del Kenya che ha ottenuto risultati soddisfacenti dall’introduzione di un piano nazionale per lo sviluppo della banda larga.

Dopo l’iniziativa personale di Mark Zuckerberg – Internet.org vuole portare servizi di connettività per un totale di 5 miliardi di persone – le aziende partner di A4AI vogliono chiamare in causa i singoli governi nazionali, sperando nel sì di almeno dieci nazioni entro la fine del 2015 . Ci sarà poi un rapporto stilato su base annuale per la creazione di un affordability index che farà periodicamente il punto dei progressi maturati.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
8 ott 2013
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