Una ricerca effettuata in merito al programma Trasport for London , annunciato lo scorso maggio dal sindaco di Londra Boris Johnson, ha evidenziato come il 55 per cento delle 950 persone interrogate in merito al nuovo progetto sia contrario ad esso. Il piano per il WiFi in oltre cento stazioni della metropolitana di Londra, da concludersi entro il 2012 in occasione delle Olimpiadi in programma nella capitale UK, preoccuperebbe i londinesi soprattutto in merito a questioni riguardanti la sicurezza e la privacy .
In particolare , oltre la percentuale di astenuti, il 48 per cento degli intervistati ha citato problemi dovuti alla privacy, il 31 per cento sarebbero invece preoccupati che con la rete WiFi e l’uso di smartphone incoraggerebbero i ladri, infine un ulteriore 14 per cento avrebbe dichiarato che con il nuovo progetto avrebbe fatto viaggi più stressanti. Altre fonti rivelano invece che tra le preoccupazioni dei passeggeri della London Undergroun, ci sarebbero quelle relative agli aumenti di tariffe per i passeggeri, stimati dal 10 per cento al 60 per cento.
Molti comunque sono gli esperti che, intervenuti sulla questione, hanno sollevato argomentazioni relative ai problemi che con tale nuovo progetto riguarderebbero la sicurezza e le prestazioni della rete. Il professor John Walker della Security Advisory Group , è una tra le personalità che ha dichiarato che il WiFi in metropolitana presenta una serie di problematiche relative alla sicurezza. Nello specifico, il professore ha ricondotto tali problematiche a episodi di utilizzo improprio di tale strumento come mezzo per colpire la società, o per esporre il singolo e la sua vita privata, o ancora che potrebbe favorire episodi di criminalità, potrebbe consentire la comunicazione di cellule terroristiche o episodi di cracking.
“Il potenziale più grave è – ha continuato il professore – quello relativo al terrorismo. Chiaramente, quando si è dotati di una rete di comunicazione sotterrane è ovvio pensare che si è arrivati ad un aumento del livello di minaccia in cui questa tecnologia utile potrebbe essere sfruttata e abusata per organizzare un attentato”. A tal proposito, nonostante sia stato più volte ribadito che tale sistema è in funzione in molti altri servizi di metropolitana in altre parti del mondo, sono stati molteplici gli esempi citati, tra questi l’Afghanistan e l’Iraq, di attacchi bomba fatti esplodere a distanza grazie all’utilizzo di una rete mobile.
“Il lancio della tecnologia WiFi – ha dichiarato il sindaco Johnson in merito ai vantaggi del programma – attraverso le piattaforme e aree pubbliche delle stazioni metropolitane londinesi permetterà finalmente di utilizzare dispositivi mobile per la gestione delle email, per l’accesso a siti di social media e per rimanere in contatto con il mondo di superficie mentre si attraversa la rete sotterranea londinese di trasporto”. “Stiamo – ha continuato – invitando le imprese a candidarsi a fare questo prima del prossimo giugno”.
Conclusi i test di sei mesi nella Underground, durante i quali i londinesi hanno avuto un assaggio della connettività senza fili sui vagoni della metro, ora si cercano operatori telefonici per completare il progetto. A seguito del test, condotto dall’operatore telefonico BT che ha implementato i dispositivi WiFi nelle stazioni di Norhern e Bakerloo e in quella centrale, più della metà dei passeggeri era convinta che l’accesso al WiFi avrebbe migliorato i loro spostamenti nel Tube.
Per tale ragione, la società che gestisce il network della metropolitana ha iniziato a cercare compagnie telefoniche per dare vita ad un’asta che assegnerà l’appalto per la realizzazione della Rete. Il vincitore del contratto sarà annunciato entro la fine di quest’anno.
Raffaella Gargiulo