Firenze – L’assegnazione delle frequenze per l’utilizzo della tecnologia WiMax è prossima . E ADUC , in relazione alla Consultazione pubblica indetta in proposito dall’ Agcom , ha inoltrato osservazioni e suggerimenti all’Authority affinché siano tutelati i nuovi operatori e la competitività del mercato.
“Abbiamo consigliato – dichiara Aduc in una nota – su come operare per rendere fruibili a tutti le nuove tecnologie e per innescare meccanismi concorrenziali tra gli operatori, evitando rendite di posizione dei gestori già presenti sul mercato ( Telecom Italia ), e perpetuando l’attuale situazione con costi elevati all’utenza”.
Nella relazione, predisposta con l’ausilio dell’avvocato Andrea Maggipinto, direttore dell’Osservatorio Csig (Centro studi di informatica giuridica) di Milano, tra l’altro si legge:
“Gli interessi del cittadino-consumatore possono essere garantiti solo in un mercato concorrenziale. Per questo è necessario rimuovere gli ostacoli e le barriere poste all’ingresso del mercato delle comunicazioni elettroniche, sempre più mobile e wireless….
Con l’obiettivo di assicurare una effettiva concorrenza, è necessario in questa fase favorire l’ingresso di nuovi operatori e contestualmente gestire la posizione dei c.d. incumbent, ossia dei soggetti già presenti nel settore delle telecomunicazioni….
Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla posizione degli operatori che dispongono di infrastrutture di rete via cavo e dei soggetti che detengono notevole forza di mercato o condizioni di vantaggio competitivo nella fornitura di reti di accesso….
I nuovi operatori, dunque, dovranno essere favoriti nell’assegnazione dei lotti di frequenza.
Per favorire altresì il pluralismo dell’informazione e lo sviluppo di nuove imprese nel mercato della produzione dei contenuti, le offerte degli operatori che parteciperanno alle aste dovranno esplicitamente assicurare che le condizioni economiche degli utenti finali saranno eque ed economicamente sostenibili….
Si invitano le Istituzioni a guidare questo passaggio con grande attenzione verso le istanze della comunità civile. Aduc, a tal fine, si rende pienamente disponibile a collaborare con AGCOM e il ministero delle Comunicazioni, riservandosi di avviare ulteriori iniziative di sensibilizzazione, anche in sede legislativa….
Lo strumento normativo dovrà, dunque, essere commisurato a questo obiettivo cruciale, anche al fine di riconoscere e tutelare giuridicamente l’accesso al World Wide Web come “servizio universale”.
Il testo integrale del documento si trova a questo indirizzo .