Milano – C’è chi crede nel WiBro di Samsung , come Telecom Italia che ne prevede la sperimentazione a partire dalle prossime Olimpiadi invernali. E c’è anche chi, come Netscalibur , punta la propria attenzione su 802.16e, protocollo di comunicazione recentemente riconosciuto come standard internazionale .
Netscalibur, attraverso lo standard (802.16e) utilizzato da NextNet e in corsa per assumere il ruolo di “standard definitivo” WiMax, dichiara di essere l’unica azienda in Italia a poter sperimentare appieno la tecnologia WiMax testando in particolare l’aspetto della mobilità all’interno dell’area di copertura tra un’antenna e l’altra.
Proprio il servizio legato alla mobilità è oggetto di sperimentazione da parte delle forze dell’ordine per un utilizzo futuro nelle attività di controllo del territorio. Grazie a questo tipo di applicazione, polizia ed altri potranno trasmettere e ricevere informazioni, in formato dati e video, direttamente sulla volante interagendo con la centrale, gestendo e monitorando in tempo reale il traffico stradale e la sicurezza del territorio.
La tecnologia è stata implementata grazie alla collaborazione con il fornitore americano NextNet: “Siamo soddisfatti di questa prima fase della sperimentazione WiMax ? afferma Oscar Cicchetti, Amministratore Delegato di Netscalibur Italia spa ? che ci ha permesso di approfondire la conoscenza e l’applicazione di questa tecnologia destinata a migliorare la comunicazione senza dover sostenere ingenti investimenti”.
Ci si aspetta quindi una rapida crescita dell’interesse di aziende TLC italiane in merito agli impieghi mobili del WiMax, che già viene visto da molti analisti come un’alternativa concretamente funzionale alla banda larga “wired”, che nel nostro paese non può ancora vantare la capillarità desiderata (dalla popolazione).
D.B.