Lecce – L’installazione degli armadietti Telecom Italia collocati davanti alle abitazioni, deturpandone l’estetica, è illecita. Lo ha stabilito il GOT (Giudice Onorario del Tribunale) della sezione distaccata di Campi Salentina del Tribunale di Lecce.
Ne dà notizia lo Sportello dei Diritti della Provincia di Lecce , rappresentato dall’assessore avv. Carlo Madaro, in un comunicato che evidenzia il contenuto della sentenza n. 75 del 2006 emanata dal GOT dott.ssa Nocera. Il pronunciamento non trascura l’importanza di tali installazioni, che con “le opere accessorie occorrenti per la funzionalità degli impianti hanno carattere di pubblica utilità”. “Tuttavia – si legge nella sentenza – il diritto del concessionario ad occupare, a passare al di sopra delle proprietà pubbliche o private, o dinanzi agli edifici ove ci siano finestre a prospetto, oppure di poggiare sugli edifici antenne o sostegni nonché di consentire sugli stessi il passaggio di condutture e fili, non è nel suo libero arbitrio”.
In altre parole, secondo il Giudice, non è possibile effettuare installazioni sulla proprietà pubblica o privata (e qui si includono i prospetti degli edifici) senza una preventiva approvazione, da parte della pubblica amministrazione competente, di un progetto che il concessionario deve presentare. È infatti compito dei Comuni, sottolinea la sentenza, mettere d’accordo gli interessi dell’operatore (concessionario telefonico) e quello dei privati cittadini.
Il principio, sottolinea l’avvocato Madaro, era già stato affermato da precedenti sentenze di giudici di merito e di legittimità che si erano espressi sulla illiceità del posizionamento di ancoraggi e grovigli di fili di proprietà Telecom sul prospetto diabitazioni ma non si rinvenivano precedenti per quanto riguarda gli armadietti.