Il 7 agosto scorso, era un martedì, Apple dette concretezza a molte voci che candidavano l’iMac come protagonista di un evento che avrebbe ricondotto l’attenzione sui computer. Era infatti troppo tempo che parlando di Apple si trattava solo, o quasi, di iPhone. Erano già stati proposti i nuovi MacBook Pro ed altro, ma il porta bandiera, l’iMac, era sempre rimasto quello che era dall’ultimo aggiornamento stilistico. Ad onor del vero va detto che altri aggiornamenti, su altre macchine, avevano offerto sicuramente interessanti apporti tecnologici, ma non vi era stata una riscrittura sostanziale del design. Gli stessi MacBook Pro, salvo irrilevanti dettagli estetici, sono ancora ciò che nel 2003 stupì ed affascino il pobblico.
L’iMac invece è stato ridisegnato e la scelta dei materiali è cambiata come molti iniziavano a sperare. La plastica bianca avrebbe lasciato il posto al metallo, a quell’alluminio che aveva fortemente caratterizzato i desktop ed i portatili di fascia alta.
Questo articolo non si preoccuperà minimamente di esaminare gli aspetti più tecnici bensì punterà lo sguardo sull’Usabilità dei nuovi hardware quasi a voler aggiornare l’articolo ” Quanto sono usabili i Mac? ” propostovi il primo giugno scorso. Giungiamo ora al dunque.
iMac, fra metallo e vetro
L’innovazione, se gestita bene, mira a non cancellare mai la riconoscibilità con il proprio passato, si cancellerebbe un patrimonio storico che dimenticherebbe troppi legami. In questa ottica è stato ridisegnato l’iMac che ora si presenta così.
l’iMac era, ed oggi lo è di più, uno dei desktop più belli mai disegnati e così lo è stato nelle varie metamorfosi. Personalmente sogno il 24″ anziché il 20″ per poterlo “vivere” anche come TV. Sulla bellezza del concept non si discute. Sulla validità di utilizzare l’alluminio ed il vetro (!) neppure. Più eco friendly ed al sicuro dalle righe che inevitabilmente affliggevano la plastica.
Però, questa meraviglia quanto è Usabile ed Accessibile per un D-User?
Poco, molto poco. Per un D-User rimane da ” bollino rosso ” in assenza di soluzioni che aggiungono hardware all’acquisto del solo iMac. Per non ripetere cose già scritte a giugno vi rimando alla lettura di quanto avevo scritto sul suo predecessore . Sicuramente la carenza più grave è la continua mancanza del pulsante power sulla tastiera per gestire accensione e spegnimento. Sicuramente il punto di forza dei nuovi iMac per molti D-User sarà la nuova tastiera che esamineremo in questo stesso articolo.
Ora vediamo alcune caratteristiche dell’iMac attraverso una breve carrellata di immagini:
Così si presenta il retro del nuovo iMac, completamente nero.
I connettori sul retro dell’iMac rimangono uno dei maggiori punti deboli per il D-User che ha difficoltà a gestire una mano ferma od alzarsi per raggiungere il retro.
L’utilizzo di materiali come l’alluminio ed il vetro sono importanti per preservare maggiormente il prodotto da graffi che potrebbero derivare da movimenti impropri perché distonici, ad esempio.
La iSight integrata e certamente un punto a favore di iMac come di altri computer Apple e non solo.
La nuova tastiera in dotazione ai Mac
Alla domanda “Qual è la tastiera migliore?” credo non vi sia una risposta assoluta. È un dispositivo che deve incontrare le singole esigenze. Da anni Apple dotava i propri Mac di una tastiera semplice e minimalista. Come tutte le tastiere concepite anni fa aveva un discreto spessore. Alcune aziende di accessori propongono anche soluzioni con la funzione di poggia polsi al fine di stancar meno le braccia!
La silouette della nuove tastiere è eccellente! La parte anteriore è estremamente bassa e consente di giungere ai tasti in maniera molto agevole. Molti D-User hanno patologie che indeboliscono la fisicità degli arti, questa tastiera va loro incontro proprio per la dolcezza della “scalata” ai tasti. Questi stessi risultano distanziati e questo è un altro doppio vantaggio: per un Disabile motorio si riducono le possibilità di toccare due o più tasti anziché uno e per una maggiore gravità delle distonie la distanza maggiorata permette l’uso di Scudi che prima non era possibile collocare. Il profilo in alluminio potrebbe essere la sagoma su cui far scorrere lo scudo.
Per la prima volta sarebbe possibile per molti D-User pensare di non dover cambiare tastiera. Occorrerebbe solo realizzare uno scudo accessorio dal costo di pochi euro se distribuito tramite i canali degli “accessori Apple” e non degli “Ausili”.
Sempre il profilo in alluminio ne fa un prodotto da incasso. Soluzione grandemente utile in molti casi e che sarà apprezzata, se evidenziata, anche da chi studia o realizza banchi di scrittura.
Come già evidenziato nel precedente articolo più volte ricordato, una delle drammatiche carenze , eredità degli ultimi anni, è la mancanza del tasto d’accensione del Mac. Una carenza non della tastiera, ma di una ammodernata concezione del sistema nel suo complesso. Una conquistata scomodità per Tutti che diventa barriera per il D-User!
Escludendo, ma non dimenticando, questa lacuna si può affermare che la nuova tastiera è un prodotto fortemente camaleontico che meriterebbe di evolversi proprio nella mancanza del tasto power per avvicinarsi ad una perfezione strutturale.
La versione Bluetooth
La Tastiera Bluetooth eredita i pregi di quella con il filo anche se, essendo più compatta, soffre di “ristrettezze” come quelle gravanti sulla distanza fra i tasti freccia. Lodevole la ricollocazione del tasto di accensione e spegnimento del BT. Ora anche un D-User potrà accendere e spegnere la tastiera senza doverla sollevare.
Le novità software
Non potevo esimermi dal citarle in quanto co-protagoniste della “calda estate di Apple”, mi esimo dal recensirle perché non ho ancora avuto il piacere di possedere iLife ed iWork. Speriamo prossimamente… Un hardware in alcuni casi lo si può comprendere anche da una foto, un software no…
L’iMac è un prodotto splendido, forse anche esagerato. Non è certamente un prodotto con cui si conquistano nuovi mercati passando per l’aspetto economico del prodotto. È forse quello che rispolvera il tormentone: “Eh, ma i Mac son più cari dei PC…”.
I 1.199,00 euro del modello base non sono molti per un prodotto che li vale tutti. Certamente non è un valore in grado di contrastare l’offerta PC, come il Mac mini. Non l’ho mai visto adatto a questo scopo perché venduto privo di elementi a corredo che ne farebbero un Mac e non un punto da cui partire.
Anche il costo è uno strumento di Accessibilità… Ora che abbiamo un Super iMac sarebbe ora di produrre aMac dove la “a” sta per All: destinato a tutti. questo però non accadrà mai, è certamente utopico immaginare un aMac che costa il doppio di un iPod classic.
L’iMac, anche se da bollino rosso, è un computer che può diventare estremamente Usabile con l’aggiunta di 150/200 euro di hardware destinato a portare in zone comode i connettori ed il lettore/masterizzatore di CD/DVD.
Il diritto da parte del D-User di richiedere la riduzione IVA dal 20 al 4% può compensare in parte o completamente la maggior spesa per un sistema integrato HD/USB/FireWire ed un masterizzatore esterno magari LaCie LightScribe che con la possibilità di scrivere etichette testuali e grafiche sopperisce spesso all’impossibilità di farlo manualmente.
Partendo da un’aggiunta ulteriore di circa 100 euro si può avere su iMac la TV ed anche la gestione dei programmi e loro registrazione. Per un D-User fare tutto ciò con un sistema operativo come l’OS X è una garanzia di stile, stabilita e semplice piacere…
Carlo Filippo Follis
Norisberghen.it
Progetto Apple D-User