Sono queste le prime ore ufficiali di Immuni in Italia: il test su base regionale è partito in queste ore in Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia. A una settimana dal lancio ufficiale, Immuni entra così nella propria fase operativa per mettere alla prova il meccanismo di interazione con la Sanità e verificare che tutto sia pronto per l’apertura del progetto a livello nazionale.
Immuni: cosa cambia da oggi
Quel che cambia rispetto a ieri sta nel fatto che da oggi le autorità sanitarie avranno la possibilità di interagire con il progetto, segnalando quindi sul sistema il codice relativo alle utenze risultate positive al tampone. In conseguenza di questa azione potranno partire le verifiche su tutte le app Immuni già installate, le quali almeno sei volte al giorno faranno una verifica verso il database centrale, cercheranno corrispondenze con i codici anonimi ivi presenti e, in caso di riscontri, potranno far comparire la notifica sullo smartphone.
La notifica arriverà solo se si andranno ad avverare le seguenti condizioni:
- lo smartphone ha trovato una corrispondenza con uno dei codici trovati sul database;
- la corrispondenza è avvenuta con un codice relativo ad una rete con cui c’è stata sufficiente prossimità: è un algoritmo a verificare questa condizione, ma in linea di massima si possono tenere in considerazione i casi di prossimità inferiore ai 2 metri e superiori ai 15 minuti;
- la prossimità è avvenuta in un periodo considerato ipoteticamente pericoloso per il contagio, dunque in relazione al periodo di comparsa dei sintomi.
Il funzionamento di questo meccanismo è dunque sotto lo stretto controllo delle autorità sanitarie, le quali dovranno affiancare queste segnalazioni al proprio lavoro di indagine per risalire la catena dei contagi. L’app potrà mettere a disposizione il proprio servizio di contact tracing per consigliare l’isolamento agli utenti prima ancora che possa scattare una eventuale quarantena dettata dai sanitari.
Quante volte è stata scaricata Immuni?
L’unico dato ufficiale di cui si dispone è l’indicazione della ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano, la quale questa mattina ha dato il benvenuto al test regionale ufficializzando il superamento dei 2 milioni di download.
[gallery_embed id=147037]
Quanti download serviranno? Inizialmente si era indicata una ambiziosa soglia del 60% degli utenti, quindi nuove valutazioni hanno indicato una soglia del 10% come accettabile. La realtà sembra però più complessa. Da una parte è chiaro come l’efficienza di Immuni sarà incrementale, crescendo linearmente con l’aumentare dei download. Al tempo stesso è molto importante la densità a livello locale, soprattutto in quella parte di Italia ove minori sono gli spostamenti e più frequenti i contatti ravvicinati di potenziale contagio. E in ogni caso la fase più importante sarà quella autunnale, quando il numero di occasioni a rischio aumenterà con il diminuire delle temperature.
Trattasi di valutazione che potranno essere ricalibrate sulla base dei dati che l’app raccoglierà lungo il proprio tragitto, di cui al momento non è dato saper nulla. Si parte però da qui: Immuni è stata scaricata 2 milioni di volte ed è efficace a partire da oggi, in quattro regioni, ad maiora.