Come scoperto e segnalato dalla redazione di Repubblica.it, Immuni soffre di un bug che in alcuni casi può portare alla sospensione dei controlli relativi alle possibili occasioni di contagio. Sebbene i dettagli relativi al bug non siano disponibili, il problema è invece stato esplicitato dopo aver verificato su di un Samsung Galaxy S10 la sospensione dei controlli sui server dell’app.
Immuni, scoperto un bug
In linea teorica Immuni dovrebbe verificare alcune volte al giorno (il numero dipende dalle circostanze) se tra i codici intercettati tra le reti Bluetooth incrociate ci sia qualche codice presente nell’elenco dei codici relativi a utenti risultati positivi al tampone. Se questo meccanismo si inceppa, cosa che sarebbe stata verificata su terminali Android, le segnalazioni di rischio potrebbero non arrivare, o arrivare in estremo ritardo.
Il dipartimento dell’innovazione presso la presidenza del Consiglio avrebbe già confermato il problema ed i tecnici sono pertanto al lavoro per una correzione quanto più rapida possibile. Ciò non vanifica l’azione di Immuni (i tracciamenti, infatti, proseguono regolarmente), ma ne rende invece inefficace la procedura di notifica. Nel caso specifico Repubblica.it segnala di non aver registrato controlli sui server per circa 11 giorni, tempo nel quale l’app non avrebbe pertanto potuto inviare eventuali “match” tra l’elenco sul device e quello in dote sui server ministeriali.
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Entro breve è attesa pertanto la versione 1.4.0 che da una parte andrà a risolvere il bug emerso e dall’altra dovrebbe recepire le novità previste dall’aggiornamento di Android.
Come verificare il problema
Vuoi sapere se la tua app ha funzionato a dovere? Questa la procedura da seguire:
- aprire le impostazioni;
- cliccare sull’icona di ricerca in alto nel menu;
- cercare “Notifiche di esposizione al Covid-19”;
- cliccare sulla voce risultante;
- verificare i “controlli esposizione”.
La nostra redazione non ha potuto replicare il problema nonostante la verifica sia avvenuta su Galaxy S10+, ove negli ultimi 14 giorni sono avvenuti 42 controlli.
Come già sottolineato in tempi non sospetti: nessuna app è immune da bug, quindi non è pensabile che lo possa essere un’app realizzata in urgenza come Immuni. La scoperta di eventuali problemi è anzi sintomo di controllo, verifica e azione: ingredienti fondamentali per arrivare ad una patch e ad un servizio migliore giorno dopo giorno. Il consiglio per chi ha già scaricato e installato l’app è di controllare nei prossimi giorni se Google Play suggerisce l’aggiornamento: sarà quella l’occasione in cui si approda alla nuova versione pienamente funzionante.