Sull’utilità resta ormai più di un dubbio, ma la supervisione del Garante Privacy su un progetto tanto discusso e delicato è comunque un passaggio importante: l’app Immuni ha ricevuto il semaforo verde dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali in merito all’istituzione del famigerato numero verde che avrebbe dovuto far fare un salto di qualità al sistema. Troppo poco, troppo tardi: le installazioni sono presumibilmente in diminuzione, mentre i nuovi download sono ormai a ritmo estremamente ridotto.
Garante Privacy: ok al call center per Immuni
Per il Garante, in quello che è un interessante esercizio di stile, l’istituzione del numero verde per la segnalazione delle positività risponde comunque pienamente alle prescrizioni sulla tutela dei dati, mettendo in campo tutto quanto necessario per avere il via libera definitivo.
[gallery_embed id=147037]
Il Garante spiega di aver richiesto, in occasione delle interlocuzioni preventive avute con il Ministero della Salute, dell’Economia e con il Commissario Straordinario Arcuri, l’uso di un codice anonimo per la segnalazione delle positività, così da poter evitare l’istituzione di una nuova banca dati in cui il singolo referto sarebbe potuto essere collegato alla singola persona. Non solo:
Il Garante ha chiesto inoltre che la piattaforma utilizzata dagli operatori del call center per accedere al Sistema Tessera Sanitaria sia progettata e realizzata adottando stringenti misure di sicurezza adeguate al rischio che presenta un trattamento di dati così delicato (in particolare, riguardo alle modalità di autenticazione informatica, ai profili di autorizzazione e al tracciamento delle operazioni svolte dagli stessi operatori).
Il Garante ha dunque proattivamente lavorato al fianco dei ministeri, trovandosi ora nella posizione di poter approvare un progetto già precedentemente vagliato. Il call center può partire (così come è già partito in 5 regioni), ma con ogni probabilità i telefoni ora squilleranno poco: difficilmente Immuni potrà tornare nuovamente utile dopo che è uscito dall’immaginario collettivo come panacea alla diffusione del contagio.