Immuni e la quarta ondata (riceviamo e pubblichiamo)

Immuni e la quarta ondata (riceviamo e pubblichiamo)

Nuovi dati statistici consentono di leggere in prospettiva sia l'andamento della pandemia in Italia che il ruolo di Immuni in questa quarta ondata.
Immuni e la quarta ondata (riceviamo e pubblichiamo)
Nuovi dati statistici consentono di leggere in prospettiva sia l'andamento della pandemia in Italia che il ruolo di Immuni in questa quarta ondata.

Nei giorni scorsi abbiamo sottolineato come la lente di ingrandimento di Immuni possa essere utile per analizzare sia l’andamento dei contagi nella quarta ondata, sia per capire il ruolo del contact tracing in questa fase della pandemia in Italia. Un nostro lettore, Francesco Settanni, ha fatto di più: è partito dai dati grezzi disponibili su Github per trarne rilevanze statistiche di grande utilità:

Ho utilizzato degli script Gnuplot artigianali per generare al volo dei grafici che a mio parere mostrano chiaramente due andamenti specifici innescatisi dopo i numerosi download per l’altro scopo dell’app, ovvero quello del Green Pass.

Questa la sua utile ed approfondita disamina.

La quarta ondata vista da Immuni

Il primo grafico mostra l’andamento dei nuovi positivi a livello nazionale sovrapposto all’andamento del numero di positivi per ogni utente che ha notificato la propria positività all’app/ASL. Per semplicità questa rappresentazione ovviamente ignora il fatto che i due eventi (segnalazione positività a protezione civile, e a sistema dell’app Immuni), potrebbero non coincidere temporalmente, ma credo sia comunque un buon indicatore. I pochi stacchi nella curva sono causati da un denominatore pari a 0, cioè quando su Immuni in un dato giorno non risultano segnalate positività, in ogni caso sono pochi giorni e soprattutto durante il primo periodo di utilizzo dell’app e quindi non inficiano sull’interpretazione dei grafici.

Positività inserite su Immuni

Positività inserite su Immuni (clicca per ingrandire)

Dal grafico la prima cosa che spicca è che da inizio luglio il rapporto positivi reali/positivi su Immuni si sia abbassato di molto rispetto alle ondate precedenti, rimanendo nell’intorno di 100, ovvero 1 positivo su 100 si auto-segnala su Immuni. Nonostante sia poco, è comunque 2 o 3 volte il numero di auto segnalazioni percentuali rispetto alle precedenti ondate, quindi un incremento del 100%-200%.

In questo grafico il dato dice poco, ma nel prossimo sarà evidente:

Notifiche da Immuni

Notifiche da Immuni (clicca per ingrandire)

In questo secondo grafico sono due le osservazioni possibili. La prima è chiara ed indica che il numero di persone con installata l’app e mantenuta attiva, sono calate sensibilmente, già dopo la seconda ondata. Questo è visibile dal fatto che la seconda e terza ondata abbiano più o meno lo stesso numero di positivi, almeno come ordine di grandezza, ma le notifiche inviate per ogni utente positivo siano passate da circa 20-30 della seconda a un paio al giorno della terza ondata.

La seconda e più importante, mostra molto più efficacemente quanto osservato nel grafico precedente. Ovvero, nell’ultimo mese si può osservare la crescita esponenziale degli utenti positivi come conseguenza della partenza della quarta ondata, ma nonostante come numeri di positività giornaliera siamo ancora intorno ai 5000, il numero di positività su Immuni ha già quasi superato la terza ondata dove eravamo come media sui 15000 nuovi positivi giornalieri, a riconferma dell’incremento di auto-segnalazioni su Immuni di circa il 100%-200%.

L’incremento delle auto-segnalazioni e contemporaneo decremento delle notifiche inviate per ogni positività segnalata su Immuni è da ricondursi a mio parere al fatto che ad oggi l’app stia funzionando molto meglio, o meglio abbia iniziato a funzionare lato ASL/sanità regionali in generale. E probabilmente anche il meccanismo che permette di saltare medici ed ASL in toto procedendo con l’auto-inserimento della positività nell’app, abilitato qualche mese fa, potrebbe aver contribuito. Allo stesso tempo il modo in cui l’app sia stata snobbata lato sanità regionali è stato il tallone di Achille che ne ha causato la rapida disinstallazione dopo la seconda ondata con conseguente decremento del numero di notifiche totali. Ovviamente ogni considerazione rimane valida soltanto se i dati confermeranno questo andamento nelle prossime settimane.

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Queste considerazioni sono argomenti a favore del cambiamento nel tipo di utilità che l’app Immuni può fornire come strumento durante la pandemia. Una sorta di transizione a strumento di segnalazione personale, che permette a chi lavora/convive con soggetti fragili di essere più prudente qualora dovesse ricevere la notifica.

Questo non toglie che una maggiore e rinnovata partecipazione possano ancora migliorarne l’utilità per altre strategie di contenimento/convivenza, pur tenendo a mente che come dimostra l’esperienza nel Regno Unito, le app di contact tracing sono molto difficili da inserire in un contesto di gestione dell,epidemia, soprattutto nelle fasi più intense.

Per concludere, penso che alla luce di questi dati abbia molto più senso installare l’app Immuni oggi che non qualche mese fa.

Francesco Settanni

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Pubblicato il
31 lug 2021
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