Ad oggi Immuni non è disponibile (o non pienamente efficiente) su buona parte dei terminali Huawei e Honor, ma le cose potrebbero cambiare a partire dal mese di settembre. La versione dedicata era stata infatti promessa, ma la realtà è che gli sviluppatori dell’app italiana per il contact tracing poco possono fare senza il supporto della casa cinese. Le novità di queste ore lasciano ipotizzare che qualcosa possa presto cambiare
Immuni per Huawei: settembre è il mese giusto?
La novità sta nel fatto che Huawei ha annunciato per il 10-12 settembre la Huawei Developer Conference 2020, evento nel corso del quale il gruppo preannuncia grandi novità in relazione ai propri software ed i propri device. Tra le novità più importanti per la comunità dei developer si segnalano HarmonyOS ed EMUI 11, ma c’è un dettaglio importante che si aggiunge a questi tasselli: si tratta di HMS Core 5.0.
All’interno dei Huawei Mobile Services, infatti, si celano una lunga serie di novità su aspetti importanti dell’ecosistema Huawei e ci si attende novità anche in relazione alle app di contact tracing. Regole ad hoc su questo fronte, limitando in parte i compromessi che vengono imposti circa la gestione del bluetooth, potrebbero infatti consentire lo sviluppo di un’app dedicata che possa consentire il pieno funzionamento del tracciamento anche sui device cinesi.
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Ad oggi non è possibile saperne di più, ma con ogni probabilità è questo uno snodo cruciale per poter vedere Immuni in azione sui Huawei: in tal caso lo sviluppo dovrà essere immediato, perché l’app termina il proprio ciclo al 31 dicembre e sarebbe del tutto inutile un rilascio tardivo su questo fronte (ove però c’è già in piedi una promessa in sospeso). La seconda metà di settembre, o al limite la prima di ottobre, potrebbe dunque essere il momento giusto per il rilascio. A quel punto per scaricare Immuni occorrerà scegliere se si necessita della versione per Apple, quella per Huawei o quella per tutti gli altri Android. Ma si avrà almeno la certezza del funzionamento, al netto delle compatibilità tecniche che tagliano fuori (per forza di cose) i terminali più datati.
Va ricordato come Google abbia già preannunciato novità anche in relazione ad Android 11, sul quale Immuni sarà in linea teorica più preciso e trasparente grazie alle novità delle Exposure Notification API.