Dopo le prime 12 ore di vita dell’app Immuni, il servizio ha già registrato sul solo Google Play Store oltre 5000 installazioni e oltre 2000 commenti, nella maggior parte dei casi positivi. Il giudizio appare del tutto speculare tra le utenze Android e quelle iOS: su Google Play il voto medio registrato è pari a 4,2/5 (con la maggior parte dei voti pari a 5 stelline, seguiti da 1 stellina di utenti che spesso criticano più l’idea stessa del contact tracing che non l’app Immuni in sé); su App Store il voto è pari a 4,5/5 con medesime dinamiche generali.
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Va detto al tempo stesso che al momento l’utilizzo dell’app è del tutto parziale: la sperimentazione è attiva – e solo a partire da lunedì 8 giugno – soltanto su alcune regioni, il che significa che prima dell’avvio effettivo del tracciamento dei contagi occorrerà attendere qualche giorno almeno. Il test è in pista di lancio nello specifico in quattro regioni (Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria) e sarà esteso a tutto il Paese presumibilmente nel giro di 1-2 settimane. Ciò significa che ad oggi il tracciamento è probabilmente effettivo, ma non lo è l’interpolazione con le attività sanitarie che avrebbero la possibilità di contrassegnare le utenze positive al tampone facendo partire le notifiche correlate. Solo in quella fase sarà possibile dare giudizi compiuti sia sull’app che sul meccanismo complessivo di tracciamento dei contagi.
Immuni: i commenti su Google Play
Ad una attenta lettura dei giudizi su Google Play emergono però una serie di problemi tecnici su Android che sembrano avere in comune il Bluetooth di Huawei. Tra i dispositivi citati dagli utenti si segnalano i vari P30 Lite, P10 Lite, P9 Lite, P8 Lite, P10, P Smart 2017, P Smart 2019 e altri ancora. La natura del problema sembra essere sempre la medesima: il Bluetooth si disattiva mentre il telefono è in stand-by, bloccando quindi di fatto il funzionamento dell’app in entrambe le direzioni: gli utenti né ricevono, né trasmettono, i codici crittografati relativi alla propria utenza e – pur se inconsapevolmente – non partecipano pertanto al contact tracing condiviso.
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Non è possibile in questa fase capire quanto il problema dell’app Immuni su Android sia effettivamente esteso, né se ci siano altri fattori che pesano sul funzionamento di Immuni su dispositivi Huawei: la nostra prova a onor del vero non ha palesato problema alcuno dopo le prime 12 ore di utilizzo, con consumo minimo della batteria e piena funzionalità senza interruzioni.
Stesso problema, pur se con minor incidenza statistica tra le migliaia di recensioni finora caricate, viene registrato su dispositivi Samsung J6 e J7. Al momento non si registrano segnalazioni di malfunzionamento su serie Pixel o su marchi Nokia, Oppo, LG o altri ancora (la cui penetrazione di mercato è comunque estremamente minore). Va ricordato come, per quanto riguarda il mondo Huawei, sia già promesso il prossimo rilascio dell’app anche su App Gallery, ossia il marketplace parallelo e dedicato soprattutto ai dispositivi di nuova generazione del gruppo che (a causa del boicottaggio firmato Donald Trump) non hanno la possibilità di accedere alle Google App – e quindi nemmeno a Google Play Store. Non è chiaro quando avverrà il rollout, né se si tratterà di un’app sviluppata con accortezze tali da ridurre i problemi registrati in queste prime ore di test.
Immuni: i commenti su App Store
Tra le recensioni su App Store il mantra non sembra cambiare: c’è generale soddisfazione per l’app installata, mentre le critiche sono prevalentemente incentrate su di un certo scetticismo per l’utilità del contact tracing, a cui si aggiunge il tema dell’aggiornamento dell’OS. Per poter installare Immuni su iPhone, infatti, occorre aggiornare iOS alla versione 13.5 (quella contemplante la piattaforma di contact tracing su cui Immuni è stata sviluppata), il che taglia fuori i vecchi terminati quali iPhone 6 e precedenti. Su Google Play non è necessario l’aggiornamento del sistema operativo, mentre è fondamentale l’aggiornamento di Google Play Services, il che mette in qualche modo in evidenza l’update imposto da Cupertino alla propria utenza (update che sarebbe comunque avvenuto, poiché la 13.5 porta con sé anche altri miglioramenti come ad esempio il nuovo funzionamento del Face ID per utenti che indossano mascherina).
A proposito: disponibile da oggi l’aggiornamento ulteriore, iOS 13.5.1 che fornisce “importanti aggiornamenti alla sicurezza ed è consigliato a tutti gli utenti”. L’aggiornamento non sembra tuttavia avere correlazione alcuna con Immuni ed ogni altro sistema di contact tracing.