Quando andrà considerato esaurito il ruolo di Immuni? L’app è ormai passata in secondo piano dopo che a lungo se ne parlò ai tempi del lancio e dopo che poco alla volta se ne sono affievoliti gli effetti. Non è questa la sede per giudizi e analisi retrospettive (molte se ne sono già fatte e qualcuna la faremo a bocce ferme), ma è una domanda è lecito porsela: ora che andrà a terminare lo stato di emergenza, cosa ne sarà dell’app italiana per il contact tracing?
Immuni è stata scaricata complessivamente 21,4 milioni di volte (il 72% dei casi su Android, la parte restante su iOS), ha raccolto poco più di 82 mila segnalazioni di positività ed ha inviato 190 mila notifiche. Un percorso travagliato, nel quale l’app non ha mai potuto esprimere appieno le proprie potenzialità in virtù di un immediato boicottaggio che ne ha rallentata la penetrazione: con l’arrivo di nuove varianti anche la sua utilità è venuta parzialmente meno, minando alla radice le basi scientifiche su cui era stata sviluppata in occasione dell’esplosione della pandemia a livello globale.
Ora è venuto il momento di capire come ci si avvia ai titoli di coda.
Che ne sarà di Immuni?
Immuni non scadrà con la fine dello stato di emergenza e non sarà quindi dismessa in tempi brevi. Così come precisato da SOGEI, gruppo che ne ha ereditata la gestione dagli sviluppatori della Bending Spoons, a dettare i tempi della dismissione è l’art. 6 comma 6 del DL 28/2020, che recita:
L’utilizzo dell’applicazione e della piattaforma, nonché ogni trattamento di dati personali effettuato ai sensi al presente articolo sono interrotti alla data di cessazione delle esigenze di protezione e prevenzione sanitaria, legate alla diffusione del COVID-19 anche a carattere transfrontaliero, individuata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della salute, e comunque entro il 31 dicembre 2022.
A prescindere dall’uso che gli italiani vorranno farne, insomma, l’app Immuni resterà attiva ancora fino a fine anno e porterà avanti tanto le proprie funzioni relative al contact tracing, quanto quelle in funzione di wallet per il Green Pass. Il Governo è infatti stato chiaro su un elemento: qualora una nuova ondata di Covid metta in futuro nuovamente in difficoltà le strutture sanitarie, potranno essere ripristinate quelle misure che nelle prossime settimane saranno dismesse. L’Italia toglie dunque i Certificati Verdi e le misure di prevenzione previste, ma tiene in piedi Immuni fino a fine anno e con esso le funzioni che potranno eventualmente servire in divenire.
SOGEI precisa inoltre che “Le funzionalità di contact tracing sono legate alla disponibilità da parte di Apple e Google del framework GAEN“, progetto che al momento è prorogato per tutto il 2022. A fine anno, inoltre, scadrà il periodo entro cui Immuni potrà gestire i dati raccolti: entro il 31 dicembre “tutti i dati personali trattati devono essere cancellati o resi definitivamente anonimi”.
La fine dei giochi ha dunque una data precisa e non è legata alla fine dello stato di emergenza: è invece la data limite del 31 dicembre, dopo la quale l’app non si collegherà più ai server del servizio ed il framework di Apple e Google andrà a terminare il proprio servizio. Tutto sarà disattivato e la riflessione si sposterà su un piano di prospettiva: si poteva fare meglio? Si poteva fare di più? Possiamo identificare una base di lavoro sulla quale costruire un progetto di contact tracing anonimo e sicuro per le pandemie del futuro?