Gli impianti cerebrali sono ancora in fase sperimentale, anche quelli sviluppati da Neuralink. L’azienda guidata da Elon Musk ha ricevuto l’autorizzazione a testare il suo impianto sugli esseri umani solo nel 2023. E, nonostante le dichiarazioni dell’imprenditore in merito, ci vorrà sicuramente molto tempo prima che la loro “installazione” diventi un’operazione chirurgica di routine, sebbene i risultati siano promettenti.
Il primo paziente di Neuralink ora è in grado di giocare a Civilization VI, scacchi, e persino a Mario Kart della Nintendo! Ma nel frattempo l’innovazione va avanti.
Questo è particolarmente vero per l’intelligenza artificiale. Negli ultimi due anni, il mondo ha parlato di AI generative che producono testi, immagini e persino video utilizzando semplici frasi. Ce ne sono molte. Midjourney, Gemini, Firefly, Llama e Copilot sono tra le più note. Ma quello che è entrato nel mainstream è ChatGPT di OpenAI. L’ultima versione si chiama GPT-4o, la “o” sta per “Omni”, perché è in grado di interpretare testo, audio e immagini allo stesso tempo.
ChatGPT integrato nell’impianto cerebrale di Synchron
È bastato questo perché alcuni ricercatori combinassero le capacità di GPT-4o con i loro impianti cerebrali. È il caso di Synchron, un’azienda americana che sta sviluppando un nuovo tipo di impianto. La sua caratteristica unica è che non richiede l’apertura del cranio per essere installato, ma utilizza i vasi sanguigni. Il sistema è poi collegato in modalità wireless a un software che interpreta i segnali provenienti dal cervello.
Synchron ha annunciato l’integrazione di questo software (Stentrode) con GPT-4o. L’obiettivo è quello di rendere più fluida la conversazione. Finora gli utenti dovevano muovere un cursore su una tastiera virtuale per comporre parole e poi frasi. Grazie all’intelligenza artificiale generativa, il software suggerisce risposte contestualizzate a una frase scritta o pronunciata. L’utente deve ancora muovere il cursore, ma seleziona un’intera frase invece di una singola lettera. C’è anche un pulsante per chiedere all’intelligenza artificiale di generare altre risposte se le prime non sono adeguate.
Conversazioni più fluide grazie all’intelligenza artificiale generativa
Synchron ha pubblicato un video con un volontario di nome Mark. È affetto dalla malattia di Charcot (o sclerosi laterale amiotrofica), caratterizzata da una perdita progressiva dei motoneuroni. Non può praticamente utilizzare gli arti superiori. Grazie all’impianto Synchron e all’integrazione con ChatGPT, è in grado di comunicare in modo rapido e semplice con uno dei suoi medici tramite messaggi di testo.
I risultati sono a dir poco impressionanti. Synchron spiega di aver scelto GPT-4o non per la rilevanza delle sue risposte, ma per la sua capacità multimodali, che gli permettono di interpretare diversi tipi di informazioni contemporaneamente (testo, voce e suono).
Naturalmente si tratta di un esperimento e non porterà domani a una distribuzione su larga scala. Ma il lavoro di Synchron, come quello di Neuralink, contribuirà certamente a creare il sistema del futuro che offrirà migliori condizioni di vita alle persone con disabilità.