Santa Clara (USA) – Ci siamo. Dopo lunga attesa, uno dei prodotti eletti a vaporware dello scorso anno è finalmente in arrivo: Itanium .
Il chippone a 64 bit di Intel è stato confermato per il 29 maggio, una data che al 99,9% degli utenti non cambierà la vita, ma che ha comunque la sua importanza: essa inaugura infatti la prima timida entrata, per lo sterminato mondo dei PC, nell’era dei “favolosi” 64 bit.
Per l’occasione un pugno di aziende, fra cui IBM e Dell, sono già pronte a lanciare i loro primi sistemi basati su Itanium.
Big Blue sfodererà la sua IntelliStation Z-Pro 6894, una workstation dotata di due processori Itanium a 800 MHz, 2 MB di cache L3 e 16 GB di SDRAM, un piccolo mostro bell’è pronto per divorare il primissimo pezzettino del mercato dei PC-una-volta-x86-compatibili a 64 bit.
In attesa che Microsoft rilasci il suo Windows XP a 64 bit (e a 32..), IBM “si accontenta” di Linux, sostenendo però che, con buona pace del Pinguino, il gioco si farà avvincente solo con l’arrivo di XP.
Dell non ha ancora rivelato le caratteristiche del suo sistemone a 64 bit, ma questo dovrebbe essere abbastanza simile, nella configurazione hardware, alle attuali workstation Precision dedicate allo Xeon Pentium 4.
Non è ancora chiaro chi saranno gli acquirenti di queste super-workstation contenenti un chip che taglia nettamente i ponti con il passato ed esige software tutto suo. Quel che si sa di sicuro è che Itanium durerà poco: Intel sta già pensando a McKinley , suo successore, un chip che entrerà in beta testing verso la fine del 2001 e sarà sul mercato agli inizi del prossimo anno.