Raspberry Pi , il sogno di David “Elite” Braben per un computer realmente economico (25 dollari accessori esclusi) sta per diventare finalmente realtà: il sito del progetto annuncia l’avvio della fase di testing della board in “beta”, superata la quale ci sarà la fase produttiva vera e propria.
Se tutto va come deve e se il test delle decine di schede Raspberry Pi sin qui realizzate avrà esito positivo, dicono gli sviluppatori del “micro-PC”, si procederà subito alla produzione di massa “in più di una fabbrica” in contemporanea.
Al costo alquanto modico di 25 dollari, Raspberry Pi offre un processore ARM BCM2835 (Broadcomm) a 700 MHz, 128 Megabyte di RAM, connessione USB standard e micro-USB, uscita televisiva HDMI o RCA, slot per schede di memoria SD. Sarà inoltre disponibile un ulteriore “modello B” da 35 dollari con 256 MB di RAM e connessione Ethernet 10/100 nativa.
Gli sviluppatori assicurano il supporto nativo a Debian, Fedora e ArchLinux (da installare e far girare su scheda SD), mentre promettono di aggiungere nuove distro Linux e di commercializzare schede SD con i vari OS precaricati.
Neanche a dirlo, lo “sblocco” del micro-PC comporta banalmente la riscrittura del contenuto della scheda SD usata per far funzionare l’hardware con capacità “general-purpose” tipiche di un vero computer.
Alfonso Maruccia