O il vaccino o la DAD. Potrebbe suonare come una minaccia, ma è invece una previsione – peraltro relativamente ragionevole – che il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha portato avanti su Twitter. Ricci non parla soltanto a proprio nome, ma in qualità di presidente dei sindaci di Ali e porta così la voce di tante piccole comunità. L’appello è rivolto al Governo attraverso una lettera inviata direttamente a Mario Draghi, con la richiesta di un intervento urgente che metta al sicuro le scuole.
. @LaRepubblica_it: "#GreenPass a scuola per elementari, medie e superiori. Lettera appello sindaci al Governo. Se non si prende un provvedimento urgente, dopo pausa natalizia questo sarà l'amaro dono nella calza della Befana. Avremo tutti in Dad".
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— Matteo Ricci (@matteoricci) December 18, 2021
Vaccino o DaD
“Se non si prende un provvedimento urgente, dopo pausa natalizia questo sarà l’amaro dono nella calza della Befana. Avremo tutti in Dad“: l’avvento di Omicron e la facilità con cui i contagi si propagano nelle classi (dove in quest’ultimo concetto vanno intesi anche i momenti ed i luoghi pre e post-scuola) non lascia spazio a dubbi: i più giovani sono un veicolo eccezionale di contagio ed il fatto che non sono ancora sotto copertura vaccinale crea una vera e propria autostrada al virus.
Le vaccinazioni nella fascia 5-11 sono già partite, ma a rilento e dovendo affrontare tutti gli ostacoli legati ai dubbi delle famiglie. Le rassicurazioni non bastano e il fatto che l’Italia debba vaccinare molti meno di quanto non ne abbiano già vaccinati gli Stati Uniti (senza controindicazioni emergenti) non sarà sufficiente, ma allora significa che siamo di fronte ad un nervo scoperto che il virus saprà facilmente sfruttare.
Ricci lancia l’appello basato su numeri: sebbene il Governo non intenda agire se non alla luce di una situazione che tenda ad aggravarsi, secondo i sindaci Ali è venuto il momento di pensare alle scuole perché il rischio è di tornare presto in DaD. L’alternativa? Regole differenti per bambini vaccinati e non, differenziando il ricorso alla scuola in remoto ed insistendo ulteriormente per far vaccinare anche la fascia di età scolare.
Difficilmente il Governo potrà reagire ad una lettera simile, ma il problema è sul tavolo ed è scritto con una facile profezia: al rientro dalle vacanze il problema potrebbe aggravarsi e non riflettere sulle scuole in tempo potrebbe essere un pericolo. Il messaggio al Comitato Tecnico Scientifico arriverà da Twitter e dai giornali, ed è un chiaro invito a ragionare fin da ora senza l’emergenza del senno del poi.