Roma – A seguire gli sterminati confini della fantasia umana, si potrebbe riempire un cellulare di ogni funzione possibile e immaginabile. Al momento sembra ancora impossibile trovarne uno che faccia un caffè, ma qualcuno si sbizzarrisce a trasformare il telefonino in dispositivo medicale. L’ultima trovata è infatti lo smartphone dotato di defibrillatore .
Chi non ha dimestichezza con l’apparecchio può averne sentito parlare come spettatore di telefilm come E.R. , Doctor House , Grey’s Anatomy . Questo dispositivo – in versione extra-compatta – potrebbe essere presto alla portata di tutti: negli USA è stato registrato un brevetto per un telefonino che, tra le proprie feature vanta proprio un piccolo defibrillatore, per attuare un elettroshock nell’eventualità di un attacco cardiaco.
Il brevetto prevede che il cellulare sia provvisto di una “scheda cardiaca” in grado di determinare se l’utente vittima di un attacco di cuore abbia un battito cardiaco irregolare e se sia necessario utilizzare il defibrillatore. In questo caso, l’apparecchio andrà impostato in “defibrillator mode” e posato sul petto del paziente. Il telefono è inoltre dotato di un modulo GPS, per consentire la localizzazione dell’utente da parte del personale di pronto soccorso, e di un impianto vivavoce (perché se il telefono è utilizzato come defibrillatore non può essere accostato al viso del paziente).
Il tutto, sempre secondo quanto descritto nel brevetto, è possibile grazie ad una batteria “high density” agli ioni di litio, con un convertitore per alzarne il voltaggio. La funzione degli elettrodi, quando il telefono è in modalità defibrillatore, viene svolta da due tasti dell’apparecchio.
Dario Bonacina