Nel corso dell’estate Intel rilascerà il codice del suo preannunciato port di Android per l’architettura x86, un port che permetterà ai produttori di device di far girare l’ultimissima versione di Android, la 2.2 ( Froyo ), sui processori Atom.
Come spiegato da Renee James, dirigente del Software and Services Group di Intel, il port è ottimizzato per girare sulla giovane piattaforma Moorestown, la stessa con cui BigI spera di ritagliarsi una fetta del lucroso mercato degli smartphone. Ma Moorestown sembra adattarsi particolarmente bene anche ai tablet, altro possibile terreno di conquista in comune tra Intel e Google.
Come la quasi totalità dei sistemi operativi mobili in circolazione, anche Android è nato sulle architetture ARM: la sua natura open source consente però a chiunque di portarlo su altre piattaforme hardware.
Sebbene Intel sponsorizzi, insieme a Nokia, il sistema operativo MeeGo, il suo primo interesse, in qualità di produttore di CPU, è quello di fornire agli OEM massima libertà nella scelta del sistema operativo da far girare sui loro dispositivi Atom-based. Questo interesse è ancor più forte se si pensa che Atom deve affrontare una piattaforma, quella ARM, sulla quale girano svariati sistemi operativi.
Il port di Android 2.2 per Atom spiana anche la strada di questo sistema operativo ai netbook, un segmento dove oggi domina incontrastato Windows.
Non è un caso che l’annuncio di James sia arrivato proprio a ridosso del rilascio , da parte di Google, del codice sorgente di Froyo, nonché dell’avvio degli aggiornamenti over-the-air per i possessori di smartphone Nexus One.
Alessandro Del Rosso