Helsinki (Finlandia) – Il freddo paese scandinavo, numero uno in Europa per investimenti pubblici nella ricerca tecnologica, potrebbe essere il primo stato a dotarsi di un sistema televisivo cellulare basato su standard digitali e relativi contratti. Televisione sugli schermi dei telefonini?
I cellulari di ultima generazione, secondo i portavoce del governo finlandese, sono già pronti per permettere la nascita di “un sistema di comunicazione altamente innovativo e rivoluzionario”: 500 cittadini sono già coinvolti in alcuni programmi sperimentali per l’introduzione del nuovo standard.
Il Ministro per le Comunicazioni del governo finlandese ha così dato il via alle procedure per l’assegnazione di apposite licenze destinate alle emittenti del futuro. I contratti pubblici avranno una durata massima di 20 anni e permetteranno di trasmettere il segnale digitale su tutto il territorio nazionale.
Helsinki mira alla costruzione di una infrastruttura commerciale per la diffusione di contenuti digitali attraverso una vasta gamma di dispositivi mobili. Pare che le licenze in questione non permetteranno solo di trasmettere programmi sui telefonini, come Nokia ha più volte auspicato, ma su tutti gli apparecchi conformi alle specifiche dello standard DVB-H per il digital broadcasting .
Il governo spera di poter attrarre investimenti dall’estero ma soprattutto di fornire un servizio all’avanguardia . “Non ci sono motivi per posticipare questo balzo in avanti nell’high-tech”, ha sottolineato il Ministro Susanna Huovinen, firmataria del bando. I tempi sembrano maturi per la convergenza totale , nel momento storico in cui produttori hardware, software ed operatori TLC dimostrano interessi comuni allo scenario della pervasività digitale .
Le aziende interessate dovranno essere capaci di coprire almeno il 70% dell’enorme territorio finlandese e dovranno garantire alti livelli di qualità , seguendo precise indicazioni legali riguardo la sicurezza e l’affidabilità. Lo stato riserverà inoltre l’assegnazione di una licenza per la regione autonoma dell’isola di Åland, abitata da una minoranza linguistica svedese.
Il primo network televisivo, seguendo le tempistiche indicate dal governo, potrebbe iniziare le trasmissioni già dalla prima metà del 2006 : perfettamente in linea con le direttive europee che prevedono il passaggio da analogico a digitale per le emittenti televisive del Vecchio Continente.
Tommaso Lombardi