Milano – L’Italia è un ottimo mercato per le telco che operano nella telefonia mobile: nel primo trimestre del 2007, nei cinque principali paesi europei (Gran Bretagna, Italia, Francia, Spagna, Germania), si contano 207 milioni di utenti, di cui 44 milioni solo nel BelPaese.
Sono i dati rilevati da M:Metrics presentati in occasione del convegno organizzato dall’Osservatorio Mobile Contents del Politecnico di Milano. Da cui emerge inoltre che l’Italia presenta il più alto tasso di penetrazione di terminali 3G (29,1%) e di smartphone (16,1%), rispetto alla media dei maggiori mercati europei (UK, Germania, Francia, Spagna e Italia), pari rispettivamente al 18,2% e all’8,3%.
Ma c’è di più: in Italia sono quasi 4 milioni e mezzo gli utenti che accedono a internet tramite una SIM. Secondo M:Metrics, TRE , primo operatore a lanciare servizi 3G, detiene il 20,7% del mercato, staccata di poco da Vodafone (che vanta una quota di mercato pari al 26,5%). “La distanza di TRE dal leader nel mobile TIM è ancora rilevante – si legge in una nota – Tuttavia la quota di Internet mobile che TIM detiene in Italia è inferiore sia a quella di Orange in Francia, sia a quella di Movistar/Telefonica in Spagna”. L’82% degli utenti di Internet mobile ha più di 25 anni e lo utilizzano soprattutto a scopo professionale.
“Il consumo di contenuti per il mobile – dichiara Hervé le Jouan, Managing Director Europe di M:Metrics – cresce parallelamente all’aumentare della penetrazione delle reti 3G. Il possesso di terminali 3G e le loro caratteristiche (schermi migliori, connessioni veloci, funzionalità aggiuntive integrate) sono i fattori che più di tutti incidono nel determinare le forme che il consumo di contenuti assume in ogni singolo paese”.
In Italia esistono molti utenti di tipo prepagato (86%) e questo, per la crescita dei consumi, rappresenta un freno. “Una delle conseguenze della preponderanza delle prepagate – osserva la nota – è che il 29% degli utenti italiani possiede il suo cellulare da almeno 3 anni e solo il 6% da meno di 2 mesi, a fronte di una media europea di circa il 15%. A questo proposito si consideri che i servizi relativi ai contenuti mobili sono generalmente più usati nei primissimi mesi di possesso del nuovo terminale e calano rapidamente soprattutto dopo il primo anno”.
C’è comunque una certa crescita nel mercato dei music-phone, rilevata nel primo trimestre del 2007. Ma la tendenza non è quella di scaricare musica direttamente dal cellulare, ma di trasferire sull’apparecchio ciò che è stato scaricato sul computer. Il sideloading è, rispetto al downloading, la modalità preferita dalla maggior parte delle persone per riempire il proprio telefono cellulare di musica – conclude il comunicato di M:Metrics – In Europa, la percentuale del totale dei sottoscrittori che hanno trasferito musica da un computer al loro telefono varia nei vari paesi attorno al 10%”.